No aeroporto. In corteo dal Polo scientifico a Peretola (foto gallery)

SESTO FIORENTINO – Un lungo corteo, partito dal Polo scientifico dell’Osmannoro attorno alle 14.30 è arrivato fino a Peretola, dove i manifestanti contro la pista dell’aeroporto fiorentino si sono ritrovati vicino alla statua di Botero. Oltre 4.000 persone, ma quasi il doppio per gli organizzatori, molti amministratori tra cui i sindaci della Piana e quello […]

SESTO FIORENTINO – Un lungo corteo, partito dal Polo scientifico dell’Osmannoro attorno alle 14.30 è arrivato fino a Peretola, dove i manifestanti contro la pista dell’aeroporto fiorentino si sono ritrovati vicino alla statua di Botero. Oltre 4.000 persone, ma quasi il doppio per gli organizzatori, molti amministratori tra cui i sindaci della Piana e quello di Prato. Presenti anche alcuni rappresentanti del Movimento 5 Stelle tra cui il consigliere regionale Andrea Quartini che, ha affermato che a livello locale, provinciale e regionale portano avanti la loro idea coerentemente col programma con cui si erano sempre presentati, “la nuova pista – ha detto – è un’opera dannosa e inutile per la Piana”. A livello nazionale si attendono che, aldilà dei tecnicismi della conferenza dei servizi, il Governo prenda atto di quanto da loro sempre sostenuto”.

La manifestazione si è conclusa allo spartitraffico davanti l’aeroporto. “Senza i cittadini non si decide – ha detto il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi – Hanno provato con l’inceneritore hanno perso e sarà così anche adesso. C’è la battaglia giuridica ma era la partecipazione di popolo che era necessaria ed è stata una grande partecipazione”.

“Ringrazio tutti perché non siamo pochi sindaci soli, ma rappresentiamo tanti cittadini che sono qui oggi. – ha detto il sindaco di  Carmignano Edoardo Prestanti – No aeroporto e no a un vecchio modo di fare economia, che va contro l’ambiente ed è a favore di pochi, sempre i soliti”.

“Grazie a tutti – ha detto il sindaco di Calenzano Alessio Biagioli – perché le battaglie giuste si possono fare anche in solitudine, ma quando siamo tanti hanno un sapore diverso, e somiglia al sapore della vittoria”.

Francesca Gambacciani