Parte da Santa Rosa e Le Piagge “Quartieri sani Hub”. Bezzini: “Spunti interessanti per il nuovo modello di assistenza”

FIRENZE – Una presentazione del progetto “Quartieri sani Hub” e, allo stesso tempo, un incontro partecipativo per esplorare opportunità finalizzate al miglioramento delle condizioni dello spazio pubblico, in un’ottica che favorisca la promozione della salute e l’invecchiamento attivo della popolazione nella città metropolitana. È quanto sarà proposto sabato 28 gennaio durante l’incontro pubblico dal titolo “Quartiere sano? Progettiamolo insieme!” che si terrà presso il […]

FIRENZE – Una presentazione del progetto “Quartieri sani Hub” e, allo stesso tempo, un incontro partecipativo per esplorare opportunità finalizzate al miglioramento delle condizioni dello spazio pubblico, in un’ottica che favorisca la promozione della salute e l’invecchiamento attivo della popolazione nella città metropolitana. È quanto sarà proposto sabato 28 gennaio durante l’incontro pubblico dal titolo “Quartiere sano? Progettiamolo insieme!” che si terrà presso il Centro Ponterosso, Centro di Solidarietà di Firenze, nel rione San Frediano (via dell’Anconella 3). L’obiettivo è far conoscere e illustrare alle istituzioni e ai cittadini il progetto denominato “Quartieri Sani Hub – Quartieri sani e inclusivi per le comunità della città metropolitana di Firenze” sostenuto da Fondazione CR Firenze, all’interno del bando “Ricercatori a Firenze”, e dal Dipartimento di Architettura (DIDA) dell’Università di Firenze. Promuove il progetto un team di ricerca interdisciplinare afferente al Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi di Firenze che si avvale di un partenariato eterogeneo composto da soggetti privati e pubblici tra cui Azienda Uus Toscana Centro, Comune di Firenze, Società della Salute e Città Metropolitana di Firenze.

Il progetto “Quartieri sani Hub” ha individuato due casi studio collegati a due strutture della zona distretto di Firenze di Asl Toscana centro, il presidio Santa Rosa e la Casa della Salute Le Piagge, le cui attività progettuali sono seguite da Chiara Milani, assegnista di ricerca del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università di Firenze. In un primo momento sono previsti incontri con gli operatori sanitari delle due strutture per una attività di condivisione e ascolto, successivamente la stessa attività sarà rivolta al quartiere e ai suoi abitanti. Tramite i due casi studio, l’obiettivo è di correlare i temi dell’inclusione, della prossimità e degli stili di vita sani alla definizione di strategie per un quartiere sano e inclusivo come sistema di spazi pubblici, edifici, percorsi e alla realizzazione di mappe della salute per sensibilizzare e informare cittadini e pubbliche amministrazioni.

“Questo progetto si rivela doppiamente interessante, – dice l’assessore regionale al diritto alla salute della Toscana, Simone Bezzini –  da un lato è un’operazione di attenzione alla qualificazione e rigenerazione dei contesti urbani. E in quartieri e città ben curati è evidente che si vive bene, con riflessi anche sulla salute delle persone. Dall’altro lato il progetto si concentra però anche sull’inserimento in questi luoghi di strutture sanitarie, in particolare le Case delle Salute, che siano accessibili, riconoscibili e permeabili con il tessuto che le circonda”. “Le due cose – prosegue – sono considerate in questo caso assieme. Il contesto urbano qualificato va ad arricchire il sistema di prossimità, che è un elemento cardine del nuovo modello di assistenza territoriale che dovrà essere messo a terra, da qui al 2026, anche grazie ai fondi Pnrr. Dal progetto potremmo dunque trarre spunti interessanti”.

“Questo è uno dei progetti nei quali la Fondazione CR Firenze crede e nei quali ha voluto investire all’interno dell’iniziativa “Ricercatori a Firenze, – ha aggiunto Gabriele Gori, direttore di Fondazione CR Firenze – è importante affiancare i giovani universitari nella loro crescita in una prospettiva di apertura e di restituzione nei confronti della comunità. “Quartieri sani” nello specifico tratta dei temi a noi cari come l’inclusione e la partecipazione dei cittadini, la salute e la risposta alle sfide sociosanitarie che l’evoluzione della nostra società necessariamente ci impone. Aspettando lo sviluppo e i risultati di questo percorso, ringraziamo i soggetti coinvolti e facciamo il nostro in bocca al lupo al team di ricerca”.

“Il Comune e la Società della salute di Firenze sostengono con convinzione questo progetto – ha detto l’assessore a Welfare e presidente della Società della Salute, Sara Funaro – che affronta il tema delle healthy cities, avendo come obiettivi la salute e l’inclusione dei cittadini nell’ambito di una città prossima, in cui le persone hanno in ogni quartiere, e quindi vicino a casa, i servizi sociosanitari di cui hanno bisogno. “Quartieri sani” permette di costruire strategie partecipate e condivise per realizzare una città in salute in cui lo spazio e i bisogni dei cittadini sono posti al centro. Il coinvolgimento di varie realtà nel progetto è un grande valore perché consente di dare risposte concrete e complete per la promozione della salute e del benessere”.

A conclusione dell’incontro, è previsto anche un momento partecipativo, “Laboratori Open Space”, durante il quale i presenti, supportati dal team di ricerca, potranno esprimere idee, suggerimenti e proposte sui temi del quartiere sano e della Casa della Salute. La mappa dei rioni San Frediano e Pignone sarà il principale strumento su cui i partecipanti saranno chiamati a intervenire direttamente per arricchire e costruire insieme una nuova prospettiva della salute urbana. “Quartieri sani Hub – spiega Nicoletta Setola, referente scientifico della ricerca – parte dal presupposto che la salute dei cittadini è strettamente correlata all’ambiente in cui le comunità vivono e risiedono. Il progetto affronta il tema delle healthy cities, declinandolo alla scala del quartiere, in cui la Casa della Salute è uno dei principali driver per la promozione della salute”. L’obiettivo è quello di individuare i fattori della qualità del quartiere (a partire dall’arredo urbano fino ad arrivare all’accessibilità dei luoghi pubblici, alle strategie di mobilità sostenibile e alla diffusione degli spazi verdi) che, attraverso l’ambiente costruito, possano favorire la promozione della salute e la creazione di contesti inclusivi basati sulla condivisione e socializzazione.