Pd: “Montelatici eletto presidente del consiglio comunale con un teatrino che umilia le istituzioni”

CAMPI BISENZIO – E’ un duro comunicato quello arrivato a firma del gruppo consiliare del Partito Democratico ma anche della segreteria del partito stesso. Un comunicato inviaro a poche ore dal primo consiglio comunale guidato dal sindaco Andrea Tagliaferri e che parla senza mezze misure di “teatrino che umilia le istituzioni e che svela l’accordo […]

CAMPI BISENZIO – E’ un duro comunicato quello arrivato a firma del gruppo consiliare del Partito Democratico ma anche della segreteria del partito stesso. Un comunicato inviaro a poche ore dal primo consiglio comunale guidato dal sindaco Andrea Tagliaferri e che parla senza mezze misure di “teatrino che umilia le istituzioni e che svela l’accordo (dalla parte della maggioranza, n.d.r.) con Fratelli d’Italia per vincere il ballottaggio”. “Parte con il piede sbagliato la maggioranza di Tagliaferri, – continua il comunicato – con una votazione imbarazzante che ha portato Antonio Montelatici a diventare la seconda carica istituzionale del Comune di Campi Bisenzio, ovvero il presidente del consiglio. La proposta della maggioranza, a parole, è stata quella di far scegliere alla destra un candidato unitario in modo da votarlo. In mancanza di un nome unitario, i consiglieri di maggioranza sarebbero stati liberi di votare secondo coscienza. La destra ha avanzato due proposte: Paolo Gandola e Montelatici e a quel punto, in piena libertà, i consiglieri di maggioranza hanno scelto il candidato dell’estrema destra”.

“Montelatici è stato il primo ad abbracciare Tagliaferri durante i festeggiamenti per la vittoria delle elezioni, ieri sera si è capito fino in fondo il perché. Il nuovo presidente era così sicuro di essere eletto che aveva già pronto un discorso di tre pagine stampato, in cui per prima cosa ha ricordato che per candidarsi si era dimesso dal consiglio comunale di Firenze. Per sua fortuna il “soccorso rosso” gli ha garantito un altro incarico retribuito. Chissà cosa penseranno gli elettori dei 5 Stelle e della sinistra radicale di questo chiaro accordo sottobanco “riscosso” nella prima seduta del consiglio comunale. Per finire la ciliegina sulla torta, la maggioranza ha espresso legittimamente il vice-presidente del consiglio e, dopo una campagna elettorale con candidati espressione soltanto del genere maschile, dopo avere formato una giunta a maggioranza maschile, non sono riusciti a esprimere un nome di una donna per questa carica facendo l’en plein di uomini nelle cariche istituzionali. Un disastro, insomma, la prima seduta del consiglio comunale e la prima prova della maggioranza del sindaco Tagliaferri”.