Pd, Palazzo Pretorio luogo polivalente e contemporaneo

SESTO FIORENTINO – Palazzo Pretorio come luogo di aggregazione, polivalente e contemporaneo. E’ quello che pensa il Pd sestese inserendosi nel dibattito tra varie forze politiche e associazioni sul futuro di Palazzo Pretorio. “Negli ultimi giorni la Cna – si legge in una nota del Pd – ha avanzato la proposta di creare nel Palazzo […]

SESTO FIORENTINO – Palazzo Pretorio come luogo di aggregazione, polivalente e contemporaneo. E’ quello che pensa il Pd sestese inserendosi nel dibattito tra varie forze politiche e associazioni sul futuro di Palazzo Pretorio. “Negli ultimi giorni la Cna – si legge in una nota del Pd – ha avanzato la proposta di creare nel Palazzo Pretorio un Polo espositivo per gli artigiani della Piana: una proposta affascinante di cui sarebbe bello parlare nel dettaglio e a campo aperto, senza posizioni o idee preconfezionate. Ci convince in modo particolare l’idea di farne un luogo perno e simbolo della Piana: per noi uno spazio prezioso e centrale come Palazzo Pretorio deve essere un luogo di aggregazione, contemporaneo e polivalente, riferimento non solo di Sesto ma della Città Metropolitana”.
Su Palazzo Pretorio e sulla Lucciola sono stati due i progetti messi in campo dall’amministrazione Biagiotti. “L’ultima amministrazione eletta – prosegue la nota del Pd – cercando di invertire la rotta rispetto agli anni precedenti in cui la questione non campeggiava al centro dell’agenda politica, ha dato avvio a due azioni concrete per ridare un futuro al centro storico e ai suoi spazi ora vuoti: da un lato la ricerca di finanziamenti e progetti per la riqualificazione e la riapertura della Lucciola e di Palazzo Pretorio (trovando anche un accordo con la Regione Toscana per la riqualificazione di quest’ultimo); dall’altro lato il percorso di partecipazione culturale La cultura ti mette in Sesto (coinvolgendo cittadini, associazioni culturali e categorie economiche). Dobbiamo continuare su questa strada: confronto aperto e costante con la città per trovare soluzioni sostenibili, economicamente, socialmente e ambientalmente, per i luoghi storici del centro di Sesto”.