PD, volti nuovi e “storici” nella segreteria di Gennai (1)

SESTO FIORENTINO – Volti nuovi e “storici” nella segreteria del neo segretario del PD Stefano Gennai, ritornato alla politica dopo un periodo di attività nelle amministrazioni comunali. Tra i volti “storici” Carlo Melani, ex sindaco di Sesto negli anni ’90 eletto presidente dell’assemblea, ieri sera nel corso dell’assemblea comunale del PD. “Melani – ha detto […]

SESTO FIORENTINO – Volti nuovi e “storici” nella segreteria del neo segretario del PD Stefano Gennai, ritornato alla politica dopo un periodo di attività nelle amministrazioni comunali. Tra i volti “storici” Carlo Melani, ex sindaco di Sesto negli anni ’90 eletto presidente dell’assemblea, ieri sera nel corso dell’assemblea comunale del PD. “Melani – ha detto Gennai – ha percorso tre decenni della storia di questa città ed è stato consigliere regionale. Sarà di grande utilità per il PD in questo momento non facile che ci vede all’opposizione in consiglio comunale”. Tesoriere è, invece, Luca Quercioli. Un ruolo importante visto che, come afferma il segretario “il nostro PD è in crisi anche sulla parte finanziaria”.

Eletta anche la direzione, una novità che, spiega Gennai, “prima c’era la segreteria e l’assemblea, ma vista la situazione critica – prosegue il segretario –  potrebbe dare un impulso positivo”. Nella direzione sono stati eletti 30 componenti di cui 10 presenti di diritto e 20 eletti.

“Questo organo di direzione sarà importante – dice Gennai – e si basa su tre punti: presenza sul territorio, presenza in consiglio comunale con tutti e cinque i componenti del gruppo e presenza degli ex tre sindaci che sono: Carlo Melani, Andrea Barducci e Sara Biagiotti. Ma se dai primi due ho avuto l’assenso, la terza non ha dato il suo appoggio perchè non ha condiviso il documento programmatico”.

Un “diniego” dice il segretario, che “non mi ha fatto piacere”. E che rappresenta quella parte di “scontenti” dentro il PD sestese che rappresentano (secondo le elezioni del segreario nell’ultimo congresso) circa l’8%. Un segretario, come lo stesso Gennai si definisce come “candidato”, “unico ma non unitario”, una nemmeno tanto velata critica al fatto che non c’erano stati altri candidati. “L’allora presidente dell’assemblea Zambini giusto un mese fa – ricorda Gennai – aveva invitato a presentare altre candidature dal 27 settembre al 2 ottobre. Ma la mia è rimasta l’unica”. Gennai è comunque uscito dal congresso con una buona percentuale anche se non l’unanimità. “Sono uscito dal congresso con il 92% dei voti”, ma in ogni caso, afferma che “sarò il segretorio di tutto il Partito anche dell’8% che non mi ha votato”.

Nella segreteria ci sono 6 persone (3 donne e 3 uomini) di cui 4 sotto i 30 anni. “Anche sotto l’aspetto lavorativo sono diversificati – dice Gennai – si va dalla studentessa, allo studente lavoratore, alla pensionata al dipendente”. Ciascuono di occuperà di un’area tematica.

Giulia Barducci (cultura e lavoro), Alessio Bassi (albo elettorale, comunicazione), Antonio Bindi (organizzazione e festa dell’Unità), Marco Calzolari (giovani e educazione), Marisa Dalidi (attività produttivbe e commercio) e Claudia Pecchioli (welfare e sicurezza).