Pestano un ragazzo per prendergli uno smartphone, arrestati quattro minorenni

FIRENZE – Secondo gli investigatori sono quattro ragazzi minorenni, ospiti di una struttura di accoglienza per minori non accompagnati di Calenzano, i responsabili della rapina avvenuta domenica scorsa a Firenze nei confronti di un 21enne di Grosseto, che è stato aggredito per sottrargli il cellulare. I quattro giovani, di origine albanese, sono stati sottoposti a […]

FIRENZE – Secondo gli investigatori sono quattro ragazzi minorenni, ospiti di una struttura di accoglienza per minori non accompagnati di Calenzano, i responsabili della rapina avvenuta domenica scorsa a Firenze nei confronti di un 21enne di Grosseto, che è stato aggredito per sottrargli il cellulare. I quattro giovani, di origine albanese, sono stati sottoposti a fermo dai carabinieri di Oltrarno che hanno condotto le indagini.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori nel pomeriggio di domenica 8 aprile scorso, in via del Leone, nei pressi di Piazza Tasso a Firenze, uno studente 21enne di Grosseto era stato notato, mentre stava camminando intento a parlare al telefono cellulare, da quattro giovani, che sicuri di non essere visti da altre persone, si erano avventati sul malcapitato, aggredendolo alle spalle e sferrandogli una serie di calci e pugni al punto da ridurlo inerte disteso a terra per poi sottrargli il cellulare. I quattro si erano allontanati di corsa e, percorrendo una serie di stradine, erano giunti all’altezza del ponte Vespucci e avevano proseguito la fuga sul Lungarno Santa Rosa.

Alla vittima, soccorsa e trasportata all’ospedale di Santa Maria Nuova, dopo i primi accertamenti erano state riscontrate tumefazioni e, soprattutto, la frattura della base orbitale dell’occhio destro, danno che potrebbe pregiudicare la futura capacità di recuperare in pieno la vista.

I carabinieri della Compagnia di Firenze Oltrarno si sono attivati immediatamente e, attraverso le dichiarazioni di testimoni e l’acquisizione di immagini estrapolate dai diversi impianti di videosorveglianza presenti sia in via del Leone che nelle altre strade utilizzate per la fuga dai rapinatori, sono riusciti a ricostruire i fatti. L’analisi dei filmati effettuata dai carabinieri della Stazione di Palazzo Pitti ha permesso di dare una svolta determinante alle indagini, consentendo di recuperare alcuni fotogrammi che immortalavano i rapinatori in fuga e, soprattutto, il loro abbigliamento e le loro sembianze. Parallelamente, i carabinieri del Nucleo operativo di Oltrarno hanno avviato gli accertamenti di natura tecnica al fine di acquisire i tabulati riguardanti il traffico telefonico d’interesse.

Tra gli elementi acquisiti dalle immagini, alcuni tratti salienti del look dei quattro rapinatori hanno consentito di imprimere una svolta alle indagini, in particolare il taglio di capelli, particolarmente ricercato, di due rapinatori, tanto da indurre gli operanti a non tralasciare alcuni saloni di acconciatura della città che usano fare questo tipo di tagli.

Le indagini sono proseguite in maniera serrata fino all’epilogo di ieri sera: in uno dei saloni finito sotto la lente degli investigatori, in via Guelfa a Firenze, è stato rintracciato uno dei presunti rapinatori. Fermato nell’immediatezza e portato al comando di Compagnia di Oltrarno, avrebbe ammesso le sue responsabilità. L’acquisizione di informazioni mirate e i dati tecnici forniti dai tabulati telefonici, appena un paio d’ore più tardi, hanno permesso di rintracciare e fermare presso un centro di accoglienza per minori stranieri non accompagnati di Calenzano anche gli altri tre presunti rapinatori, incastrati anche dal ritrovamento all’interno dei loro armadi degli abiti indossati il giorno dell’aggressione.

Tutti e quattro i fermati sono 17enni e due hanno a carico precedenti di polizia per reati contro il patrimonio. Dopo gli arresti è stato anche recuperato lo smartphone violentemente sottratto alla vittima. Il cellulare, che la stessa sera della rapina, attraverso un doppio passaggio era stato ceduto per 40 euro, era finito nelle mani di un incauto acquirente di nazionalità marocchina che, all’esito dell’attività di polizia, è stato denunciato a piede libero per il reato di incauto acquisto.

I quattro ragazzi, tutti sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, sono stati portati all’Istituto penitenziario per i Minorenni di via Orti Oricellari, a disposizione della Procura della Repubblica per i minorenni di Firenze che coordina le indagini.