Pic nic davanti alla banca: i lavoratori Ginori si mobilitano (1)

SESTO FIORENTINO – Pecorino e baccelli, pochetta, prodotti di stagione e qualcosa da bere è questo il menù del pic nic che si è tenuto in via Giulio Cesare all’angolo con via Gramsci nel piccolo parcheggio davanti alla sede di Unicredit, organizato dalle Rsu della Ginori e dai sindacati per sensibilizzare sulla vertenza della fabbrica […]

SESTO FIORENTINO – Pecorino e baccelli, pochetta, prodotti di stagione e qualcosa da bere è questo il menù del pic nic che si è tenuto in via Giulio Cesare all’angolo con via Gramsci nel piccolo parcheggio davanti alla sede di Unicredit, organizato dalle Rsu della Ginori e dai sindacati per sensibilizzare sulla vertenza della fabbrica sestese.  “Il lavoro nutre la città” questo il titolo dell’appuntamento che proseguirà fino 14. In tanti sono accorsi, oltre ai lavoratori della Ginori, i sestesi, il vicesindaco  Damiano Sforzi, il sindaco Lorenzo Falchi, Paolo Maddalena (vicepresidente emerito Corte Costituzionale), Tomaso Montanari (Libertà e Giustizia), Silvano Sarti (presidente onorario Anpi Firenze)
Al centro dell’iniziativa la questione legata all’acquisto dei terreni limitrofi al museo da parte dell’azienda Ginori, situazione per ora rimasta immobile. “L’acquisto di questi terreni su cui sorge la fabbrica – dicono i sindacati – da parte di Richard Ginori è condizione indispensabile perché l’azienda non decida di trasferirsi da Sesto Fiorentino. Per quanto ne sappiamo, le banche che possiedono il terreno cioè Unicredit, BNL, Popolare di Vicenza, dopo due anni di trattative che sembravano preludere ad un accordo con la proprietà Ginori hanno parzialmente ceduto il credito ad un altro istituto bancario, che si è ripresentato al tavolo facendo ripartire da capo la trattativa e immaginando di realizzare rilevanti plusvalenze. Chiediamo all’azienda di continuare la trattativa per acquisire il terreno e realizzare gli investimenti nello stabilimento, e alla finanza di non perdere l’occasione di dimostrare che il credito non è un ostacolo allo sviluppo civile ed economico del territorio”.

foto di Roberto Vicario