Pm10: anche dicembre 2016 un mese da “ricordare”, a Signa tanti “sforamenti”

SESTO FIORENTINO/SIGNA – Se il mese di dicembre del 2015 fu caratterizzato da una vera e propria emergenza polveri in molte città italiane e della nostra regione, anche il dicembre 2016 ha fatto registrare una situazione analoga: 30 giorni di superamenti del limite per il Pm10. Lo comunica Arpat che, nei primi giorni del nuovo […]

SESTO FIORENTINO/SIGNA – Se il mese di dicembre del 2015 fu caratterizzato da una vera e propria emergenza polveri in molte città italiane e della nostra regione, anche il dicembre 2016 ha fatto registrare una situazione analoga: 30 giorni di superamenti del limite per il Pm10. Lo comunica Arpat che, nei primi giorni del nuovo anno, traccia un bilancio di quelli che sono stati gli ultimi dodici mesi per quanto riguarda lo smog: “Negli ultimi anni la qualità dell’aria in Toscana è migliorata ma, per il secondo anno consecutivo, il mese di dicembre è stato caratterizzato da una vera e propria emergenza polveri. Le fonti principali dell’inquinamento atmosferico, e in particolare delle polveri sottili (PM10) sono sostanzialmente due nelle nostre città: il traffico e il riscaldamento. Influenzate a loro volta dalle condizioni climatiche: assenza di pioggia e di vento, alta pressione ne favoriscono la concentrazione e la persistenza”. In 24 delle 34 stazioni della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria in Toscana attive per la misurazione del Pm10, nel mese di dicembre si sono registrati 318 superamenti del limite giornaliero di 50 microgrammi/metro cubo (µg/m3) fissato sia dalla normativa europea e italiana, che dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nelle sue linee guida per la salvaguardia della salute umana da inquinamento atmosferico. In 17 casi il valore superato è il doppio del limite, cioè più di 100 µg/m3, con un valore massimo raggiunto di 126 µg/m3. In alcuni casi i superamenti ci sono stati quasi tutti i giorni. Le aree interessate dai superamenti sono essenzialmente tutte quelle delle pianure interne, come emerge esaminando la situazione nelle 6 aree omogenee in cui è diviso il territorio regionale. Fra l’altro, si può notare nota che diverse delle stazioni di fondo (che rappresentano il livello medio di esposizione della popolazione) hanno registrato valori di inquinamento più elevati rispetto alle stesse stazioni di traffico. Il numero massimo di 35 superamenti annui del limite giornaliero per le Pm10, previsto dalla normativa, nonostante la situazione critica di dicembre è stato superato solamente in 2 stazioni (LU-Capannori e PT-Montale, mentre LU-Micheletto ha raggiunto il limite di 35) rispetto alle 5 del 2015, 1 nel 2014 e 5 nel 2013. “Quest’anno – spiegano da Arpat – nelle zone interessate da problemi di smog sono stati ripetutamente adottati dalle amministrazioni comunali i provvedimenti previsti urgenti per fronteggiare l’emergenza. Ciò in seguito ai provvedimenti assunti dalla Regione Toscana, anche alla luce dell’emergenza polveri verificatasi nell’inverno dello scorso anno, e in particolare all’introduzione dell’Indice di criticità della qualità dell’aria, che fornisce una informazione sintetica e immediata della situazione. In tutto ciò da segnalare la presenza della centralina di Signa fra le prime dieci stazioni di monitoraggio Arpat della nostra regione con più di dieci superamenti del limite giornaliero per il Pm10.