Premio Sapio, l’evoluzione digitale e la medicina personalizzata

SESTO FIORENTINO – Si è tenuta oggi presso il Cerm Polo Scientifico, la prima giornata di studio del Premio Sapio per la Ricerca e l’Innovazione, promosso dal Gruppo Sapio e giunto alla XVI. La giornata di studio ha avuto come fil rouge l’evoluzione digitale applicata al mondo dell’imaging, della medicina personalizzata e delle terapie e studiosi, ricercatori e docenti hanno delineato […]

SESTO FIORENTINO – Si è tenuta oggi presso il Cerm Polo Scientifico, la prima giornata di studio del Premio Sapio per la Ricerca e l’Innovazione, promosso dal Gruppo Sapio e giunto alla XVI.

La giornata di studio ha avuto come fil rouge l’evoluzione digitale applicata al mondo dell’imaging, della medicina personalizzata e delle terapie e studiosi, ricercatori e docenti hanno delineato lo scenario attuale relativo a tutte le novità e le ricerche scientifiche e tecnologiche, precliniche e cliniche nell’ambito della medicina predittiva, della diagnostica e della terapia, in questo campo.

“In questi anni – ha detto Maurizio Colombo, vice presidente Gruppo Sapio – abbiamo coinvolto istituzioni, università e centri di ricerca Italiani, esplorando numerose e differenti tematiche scientifiche. Ma siamo sempre rimasti fedeli a noi stessi e agli obiettivi che ci eravamo prefissati già nel 1999: il Premio Sapio vuole promuovere l’innovazione e la ricerca, attraverso giornate di studio e di condivisione, aperte al pubblico. Desideriamo offrire un’opportunità in più ai ricercatori, specie quelli giovani, offrendo loro visibilità, diffusione delle loro ricerche e premiando i più meritevoli. Infine, vogliamo promuovere un canale di dialogo fra Pubblico e Privato, creando un ecosistema reale nel quale Università, Istituzioni ed Imprese possano coniugare la teoria con le sue applicazioni, diffondendo e comunicando al grande pubblico l’impatto concreto che la ricerca può avere sulla nostra Società e sulla vita di tutti i giorni. Anche in questa edizione prevediamo le categorie Innovazione e Sicurezza, alle quali si aggiunge per la prima volta un premio rivolto ai giovani per le “Startup” proprio per sottolineare l’importanza del ruolo che rivestono per il sistema Paese”.

“Metabolica con l’NMR: una rivoluzione nella diagnosi?” è stato il titolo dell’intervento di Claudio Luchinat del Cerm dell’Università di Firenze. “Nostri studi – ha detto – hanno dimostrato che esiste un’impronta digitale metabolica caratteristica di ciascun individuo, che in condizioni normali risulta invariante per diversi anni, ma può variare in presenza di patologie anche in fase precoce. Questa scoperta apre nuove prospettive nel campo della biomedica e della prevenzione. Si stanno moltiplicando evidenze che la metabolomica possa essere utilizzata con successo come strumento di diagnosi, anche precoce, prognosi e stratificazione dei pazienti”.

“Innovazione nella progettazione di diagnostici per studi funzionali e molecolari con la RMI” è stato il tema trattato da Silvio Aime del Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino. “La risoluzione dei problemi legati all’insensibilità dell’MRI – ha affermato – continua ad essere al centro di molti progetti di ricerca e lo sviluppo degli agenti Cest (Chemical exchange Saturation Trasfer), degli agenti di rilassamento e l’accesso a molecole iperpolarizzate ha aperto nuovi orizzonti per questa disciplina”.

“La soluzione tecnologica che ha suscitato più interesse è senza dubbio la chirurgia guidata da immagini in fluorescenza – così ha affermato Chiara Brioschi del Biology Lab Manager Bracco – Questo metodo prevede la somministrazione di un agente di contrasto fluorescente in grado di accumularsi nel tumore. Il chirurgo procede alla resezione fino a che tutto il tessuto fluorescente non è stato rimosso dal corpo del paziente”.

L’intervento di Andrea Agnello, Industries & Business Development Director IBM e Michele Piovella, Sales and Marketing Manager BioRep, si è concentrato sui sistemi cognitivi applicati a salute, scienze della vita e biotecnologie: “L’importanza del collezionamento dei dati biologici è fondamentale perché ci permette di estrarre dati biologici e clinici offrendoci l’opportunità di velocizzare il percorso di ricerca e di sviluppo di nuove terapie. In campo di medicina personalizzata e di precisione, di cui oggi sentiamo spesso parlare, l’analisi del DNA e delle relative mutazioni diventano quindi i parametri fondamentali, sia per comprendere la predisposizione individuale a determinate malattie, sia per targettizzare al meglio la terapia e i percorsi di cura”.

 

Salute consapevole è stato il tema trattato da Claudia Uccelli, Ceo di Pazienti.it. “Internet – ha detto – ha portato nella vita di tutti noi una vera e propria rivoluzione, che abbraccia diversi campi, compreso quello della medicina, permettendo il superamento dei propri limiti conoscitivi. Ne consegue che oggi le persone sono sempre più consapevoli, responsabili, informate sul proprio stato di salute”.