Prima candelina per i Giovani Democratici signesi

SIGNA – E’ passato un anno preciso da quando i Giovani Democratici di Signa sono nati ufficialmente. E per festeggiare questo traguardo hanno organizzato una serata evento presso il circolo Sorms di San Mauro. Una serata che è servita anche per fare il bilancio dell’attività svolta in questi dodici mesi. “Siamo nati in un periodo […]

SIGNA – E’ passato un anno preciso da quando i Giovani Democratici di Signa sono nati ufficialmente. E per festeggiare questo traguardo hanno organizzato una serata evento presso il circolo Sorms di San Mauro. Una serata che è servita anche per fare il bilancio dell’attività svolta in questi dodici mesi. “Siamo nati in un periodo difficile – spiegano – ma c’era qualcosa che ci spingeva e ci spinge ancora ad andare avanti: la passione, la voglia di fare qualcosa, gli ideali. La nostra attività, infatti, è cominciata con un evento simbolo, ovvero quando, il 25 aprile, ci siamo ritrovati per parlare di Resistenza insieme ai partigiani e al presidente dell’Anpi signese, Roberto Nistri”. “Il caso volle – continuano – che non decidemmo subito di eleggere il nostro segretario ma di procedere insieme come gruppo, conoscendoci meglio e aprendoci al territorio, per poi delineare in un secondo momento i nostri ruoli. Nel frattempo abbiamo iniziato a lavorare insieme al Pd, cercando di imparare e formarci nell’esperienza politica”.
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“Con il passare del tempo si è gradualmente sviluppata anche la necessità di darsi una struttura più precisa: il 25 settembre 2013 si è svolto il primo congresso dei Giovani Democratici, durante il quale è stato eletto all’unanimità il segretario, Pamela Calamai, congresso che ha avuto come seguito una riunione in cui sono stati definiti ruoli e responsabilità: Ilaria Pezzati tesoriere, Niccolò Barbieri responsabile organizzazione, Alessio Chiarello responsabile comunicazione insieme a Niccolò Barbieri, Caterina Masaracchia mediatrice segreteria Pd Signa mentre Andrea Polverosi si occupa del tema cultura, partecipando anche al forum specifico organizzato dal Pd signese, insieme ad Alessio Barbani e Adailton Talli. “Ovviamente – continuano – il principale interlocutore che abbiamo è rappresentato dai nostri coetanei ed è più difficile cercare di coinvolgere molti di loro nella discussione politica. Ce lo dimostra anche la scarsa partecipazione di giovani al primo incontro della campagna d’ascolto e anche per quella che sarà la campagna elettorale, intercettare i nostri coetanei non è semplice dal momento che spesso si mostrano disinteressati o distanti dal proprio paese”. “Abbattere il muro che esiste tra politica e cittadini è diventato il nostro motto e così abbiamo deciso che le nostre iniziative avrebbe preso una piega diversa con un linguaggio diverso e abbiamo organizzato il “Beer Fest” presso un noto pub di Signa, L’Oveja Negra. Amici, conoscenti, coetanei sono venuti con noi a fare un aperitivo e a parlare insieme di cosa volevano cambiare e chiedendo loro nuove idee da portare per il bene del territorio. A loro disposizione c’era un pannello dove potevano attaccare dei post-it con le loro, critiche e le loro proposte e, sorprendentemente, ha funzionato”. E per guardare al futuro il prossimo incontro in programma è “Una comunità per… La Signa che vorrei”, fissato per domenica 30 marzo all’esterno dell’ex caserma dei carabinieri di via Mazzini, quando “parleremo insieme alle persone e al nostro candidato consigliere e con loro ci confronteremo”. “La politica – concludono – deve solo adottare una comunicazione più semplice, per riavvicinare la gente e soprattutto non deve smettere mai di ascoltarle e imparare. Crediamo che insieme come comunità possiamo lavorare per realizzare la Signa che vorremmo e avere in futuro non la Signa che vogliamo ma la Signa che abbiamo”.