Qualcosa di rosso, qualcosa di vecchio per salutare l’anno

SESTO FIORENTINO – Anno bello o anno brutto, oppure uguale agli altri. Per ognuno un giudizio sull’anno che sta per chiudersi, ma per l’arrivo di quello nuovo la tradizione prevede una serie di rituali scaramantici. Tra le tradizioni, che si tramandano, c’è quella di indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di regalato o di colore rosso, […]

SESTO FIORENTINO – Anno bello o anno brutto, oppure uguale agli altri. Per ognuno un giudizio sull’anno che sta per chiudersi, ma per l’arrivo di quello nuovo la tradizione prevede una serie di rituali scaramantici. Tra le tradizioni, che si tramandano, c’è quella di indossare qualcosa di vecchio, qualcosa di regalato o di colore rosso, di mangiare lenticchie, di appendere il vischio alla porta.
Indossare intimo rosso è un segno di fortuna anche se per gli antichi romani il rosso veniva indossato per esorcizzare la paura. Rosso come il sangue e la guerra.
Mangiare lenticchie a San Silvestro e a Capodanno è di buono auspicio si mangiano (meglio a Capodanno) perché portino ricchezza e prosperità. L’usanza deriverebbe da un antico rito pagano secondo cui mangiare lenticchie l’ultimo dell’anno e il primo dell’anno porterebbe soldi e ricchezza.
Buttare via la roba vecchia che ricordi qualche cosa di brutto dell’anno trascorso, simboleggia il desiderio di scacciare le negatività.
Appendere del vischio sulla porta di casa, servirebbe a garantire pace e serenità all’interno della propria dimora, e risale ad antiche tradizioni celtiche.
E infine per ogni inizio di anno si fanno buoni propositi, tradizione che nasce dai babilonesi: il proposito che più spesso facevano era quello di restituire strumenti per l’agricoltura che erano stati prestati loro.
Buon anno da Piananotizie