Ricordando Oublesse Conti. “Mio padre democristiano collaboratore stretto del comunista sindaco Conti. Altri tempi”

SESTO FIORENTINO – La scomparsa di Oublesse Conti ha riportato alla luce un pezzi di storia locale che ha smosso anche i ricordi di molti lettori. Tra tuttu quello di Marco Manzuoli che, come dice, anche “lui quella notte della requisizione del metano aveva 12 anni”. “P,posso dire che l’episodio della requisizione della rete gas […]

SESTO FIORENTINO – La scomparsa di Oublesse Conti ha riportato alla luce un pezzi di storia locale che ha smosso anche i ricordi di molti lettori. Tra tuttu quello di Marco Manzuoli che, come dice, anche “lui quella notte della requisizione del metano aveva 12 anni”.
“P,posso dire che l’episodio della requisizione della rete gas simboleggia per molti versi, il personaggio, il suo personale modo di interpretare il socialismo – scrive Maco Manzuoli ricordando l’allora sindaco Conti – anch’io avevo 12 anni e mio padre faceva parte di quel gruppo di tecnici protagonisti, col sindaco, dell’operazione di fine anno (la notte tra il 31 dicembre 1970 e il 1° gennaio 1971, ndr). A quel momento, le differenze politiche erano reali, la marmellata di oggi non c’era, e mio padre non nascondeva in Comune la sua appartenenza democristiana. Nonostante questo, il suo sindaco lo volle in primo piano nella gestione tecnica di tutto il percorso che poi giungerà fino alla costituzione del Consiag. Anche questo era un modo di far politica, prescindendo dai colori, che pure erano netti, e lavorando insieme sulle scelte e sull’interesse dei cittadini. Al di là del rapporto personale che ho avuto con Oublesse, attraverso i cugini e mia zia Contina, sua sorella, volevo partecipare a un ricordo e, visto che i nostri dodici anni sono sì lontani, ma non sbiaditi, ricordare un comunista, una persona, un simbolo non solo locale di un mondo ricco di battaglie e speranze troppo frettolosamente archiviate se non addirittura rimosse”.