Sciopero degli acquisti per Natale

SESTO FIORENTINO – Niente acquisti per Natale, Santo Stefano e Capodanno: la Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Toscana hanno, infatti, indetto uno sciopero e astensione dal lavoro per i lavoratori e le lavoratrici del commercio, della cooperazione e del terziario. “A Natale puoi” è lo slogan di quest’anno della campagna. A motivare la mobilitazione lanciata […]

SESTO FIORENTINO – Niente acquisti per Natale, Santo Stefano e Capodanno: la Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Toscana hanno, infatti, indetto uno sciopero e astensione dal lavoro per i lavoratori e le lavoratrici del commercio, della cooperazione e del terziario. “A Natale puoi” è lo slogan di quest’anno della campagna. A motivare la mobilitazione lanciata dai sindacati, il fatto che a distanza di anni ormai dalla liberalizzazione degli orari commerciali, con l’ipotesi del governo Monti di un aumento del Pil e dell’occupazione, poco o niente è cambiato. “Anzi – affermano Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs – i consumi continuano a calare, i margini delle imprese commerciali diminuiscono e l’attacco al costo del lavoro si fa sempre più pressante, così come le condizioni di lavoro ed economiche durante le domeniche e le festività continuano a peggiorare, per effetto degli aumenti dei nastri orari della domenica e festivi con turni massacranti e mal retribuiti. Le aziende, soprattutto i negozi a conduzione familiare e i punti vendita delle catene commerciali, non hanno tratto beneficio da queste aperture deregolamentate, anzi, in molte chiudono, le città si svuotano di attività commerciali e la concorrenza diventa soccombente”.
Inoltre, proseguono i sindacati, “lavorare la domenica ed i festivi, in modo non regolamentato, vuol dire anche che le condizioni familiari degli addetti del commercio, in prevalenza donne, peggiorano e la qualità della vita è pessima perché non si riesce a contemperare i tempi di vita con quelli di lavoro: difficoltà nella cura dei figli, dei genitori anziani, del ménage familiare e stress relazionali in famiglia”.