Scuola, FdI: “Continuano le contraddizioni fra il contenimento del Covid e lo svolgimento del concorso per l’assunzione degli insegnanti”

FIRENZE – Scuola, distanziamento, insegnanti, concorso: sono gli “ingredienti” dell’affondo lanciato dal Dipartimento regionale toscano istruzione e scuola di Fratelli d’Italia, che in una nota motiva così: “Dopo lo stop degli ultimi mesi, dovuto alla pandemia, riprende il concorso straordinario, per la stabilizzazione dei docenti precari. Sono state indicate dal Ministero dell’istruzione le nuove date, comprese […]

FIRENZE – Scuola, distanziamento, insegnanti, concorso: sono gli “ingredienti” dell’affondo lanciato dal Dipartimento regionale toscano istruzione e scuola di Fratelli d’Italia, che in una nota motiva così: “Dopo lo stop degli ultimi mesi, dovuto alla pandemia, riprende il concorso straordinario, per la stabilizzazione dei docenti precari. Sono state indicate dal Ministero dell’istruzione le nuove date, comprese tra il 15 e il 19 febbraio prossimi, in cui i candidati che ancora non avevano svolto la prova, affronteranno la selezione per i 24.000 posti complessivi, previsti dal bando di indizione del 2020. Ancora una volta, emergono le enormi contraddizioni di questo esecutivo: lo stato di emergenza si protrarrà fino al 30 aprile, le attività produttive stanno subendo gravi restrizioni e le Scuole Superiori sono chiuse o aperte per la frequenza degli studenti al 50%”.

“Gli spostamenti tra regioni sono vietati – conclude il comunicato – e si cerca di alleggerire il trasporto pubblico, come misura di contenimento della diffusione del virus, ma si concede a migliaia di docenti di spostarsi in massa da ogni località italiana, aumentando notevolmente i rischi di contagio, al fine di espletare il concorso in presenza. I parlamentari di Fratelli d’Italia erano stati chiari fin dall’inizio: considerata la situazione emergenziale, avevano proposto, per il bene della scuola e dei partecipanti alle prove, di evitare i percorsi concorsuali e di procedere alla stabilizzazione degli insegnanti, con almeno 36 mesi di servizio, mediante corsi telematici abilitanti. Questo Governo, però, che afferma di aver sempre invitato le opposizioni a collaborare per fronteggiare il particolare momento di crisi sanitaria, sociale ed economica, di fatto ha sempre rigettato le loro proposte”.