Seicento persone in visita alla Nobel, aperta per un giorno

Ci sono occasioni che vanno prese al volo. Anche perché potrebbero essere irripetibili. Una di queste è stata quella ieri pomeriggio quando, nonostante il maltempo, c’è stata davvero una grande partecipazione per la visita organizzata all’interno dell’area Nobel in ricordo di quanto successo l’11 giugno 1944. Cosa successe è presto detto: otto vagoni tedeschi carichi […]

Ci sono occasioni che vanno prese al volo. Anche perché potrebbero essere irripetibili. Una di queste è stata quella ieri pomeriggio quando, nonostante il maltempo, c’è stata davvero una grande partecipazione per la visita organizzata all’interno dell’area Nobel in ricordo di quanto successo l’11 giugno 1944. Cosa successe è presto detto: otto vagoni tedeschi carichi di tritolo saltarono in aria nei pressi di Poggio alla Malva. Si trovavano da giorni su un binario morto della stazione di Carmignano. Lo scoppio fu tremendo, 1.600 quintali di tritolo fecero una buca enorme, bruciarono l’intera pineta e uccisero tre degli otto giovani autori del sabotaggio: Bogardo Buricchi, Alighiero Buricchi e Ariodante Naldi. Morì anche Bruno Spinelli. Tutti medaglia d’argento al valore militare. Si salvarono solo Enzo Faraoni, Lido Sarti, Ruffo del Guerra e Mario Banci.

Insomma, quello di ieri è stato un momento ricco di emozioni e di ricordi, con oltre 600 visitatori che hanno partecipato al percorso storico attivato per l’occasione fra le rovine dello stabilimento Nobel dall’associazione “Frammenti di memoria” con la collaborazione dei Comuni di Carmignano e Signa. L’area Nobel, circa 300mila metri cubi costruiti all’interno di una fitta boscaglia, ha rappresentato per molti anni il luogo più importante del centro Italia per la produzione di esplosivi e munizioni e oggi, a quasi 70 anni dalla sua disattivazione, continua a suscitare un certo fascino sia per la bellezza dei luoghi e delle strutture che per il significato storico di carattere non soltanto locale. A fare da guida l’assessore alla cultura del Comune di Signa, Giampiero Fossi, che ha condotto i presenti con soste predisposte all’interno del tragitto e illustrato sia la storia della Nobel che i fatti militari che portarono all’azione partigiana dell’11 giugno 1944. Insieme a lui l’assessore alla cultura del Comune di Carmignano Fabrizio Buricchi che ha sottolineato la valenza storica di un’iniziativa come quella di ieri pomeriggio.

Pier Francesco Nesti

Foto Roberto Vicario