Sesto Fiorentino: Cobas Ginori, dopo l’apertura delle buste, ancora tre giorni di attesa

SESTO FIORENTINO – Ancora attesa dopo l’apertura delle buste, avvenuta ieri alla Richard Ginori, delle offerte per la manifattura sestese.  “Le offerte contenute nelle buste aperte ieri lasciano pochi dubbi – dicono i Cobas in un comunicato – Ad oggi la proposta della cordata Lenox/Apolum è di gran lunga, e sotto tutti gli aspetti migliore […]

SESTO FIORENTINO – Ancora attesa dopo l’apertura delle buste, avvenuta ieri alla Richard Ginori, delle offerte per la manifattura sestese.  “Le offerte contenute nelle buste aperte ieri lasciano pochi dubbi – dicono i Cobas in un comunicato – Ad oggi la proposta della cordata Lenox/Apolum è di gran lunga, e sotto tutti gli aspetti migliore della proposta della società Arcturus (Sambonet). L’offerta economica di Lenox è pari a 13 milioni di euro quella di Sambonet è di 5,1 milioni di euro”. Un’offerta giudicata migliore dai Cobas anche “sul piano dell’occupazione”. “La proposta della cordata italo americana – si legge nella nota – evita il massacro sociale che invece si prospetta con il piano industriale riconfermato da Sambonet in cui sono previsti solo 150 lavoratori rioccupati su 319. A questo si aggiunge che Lenox prevede l’edificazione di un nuovo stabilimento sul territorio garantendo un ulteriore sviluppo economico e urbanistico per Sesto Fiorentino, mentre Sambonet ritiene fantascientifico qualsiasi investimento per un nuovo insediamento produttivo”. Ma ancora tutto non è finito. “A questo punto i liquidatori hanno a disposizione altri tre giorni di tempo per approfondire le proposte e per dare la possibilità alle due società di migliorare le proprie offerte – proseguono i Cobas – La partita non è dunque terminata, ma quasi, ed è plausibile che in questi giorni, chi al momento si trova in svantaggio, possa tentare di rilanciare e migliorare la propria proposta. Difficilmente potrà farlo modificando interamente il piano industriale, perché è evidente che qualunque cosa detta ora avrebbe poca credibilità dopo che il progetto è stato più volte presentato e riconfermato anche in incontri istituzionali, e che stravolgimenti dell’ultim’ora sarebbero pretestuosi e strumentali”.