Sesto Fiorentino: l’appalto delle pulizia alla Richard Ginori in Provincia

SESTO FIORENTINO – E’ ancora da chiarire la questione degli appalti delle pulizie alla Richard Ginori. L’argomento è stato affrontato oggi in consiglio provinciale attraverso una domanda di attualità presentata dai consiglieri di Rifondazione comunista. A fare il punto della situazione è stata l’assessore al lavoro Elisa Simoni. L’assessore ha ripercorso la vicenda partendo dal […]

SESTO FIORENTINO – E’ ancora da chiarire la questione degli appalti delle pulizie alla Richard Ginori. L’argomento è stato affrontato oggi in consiglio provinciale attraverso una domanda di attualità presentata dai consiglieri di Rifondazione comunista. A fare il punto della situazione è stata l’assessore al lavoro Elisa Simoni. L’assessore ha ripercorso la vicenda partendo dal momento in cui sono stati interrotti i rapporti con la cooperativa Fem. A quel punto l’azienda ha fatto un affidamento diretto nell’attesa di affidare di nuovo tramite gara il servizio di pulizie. La ditta era la Aliservice. La gara è stata fatta e ad aggiudicasi l’appalto è stata la società Ivanauri.  Poiché Filcams è firmataria del Contratto nazionale di lavoro, insieme ad altre sigle sindacali, è quella titolata a richiedere l’applicazione della clausola sociale per il reinserimento dei lavoratori e Ivanauri in linea di massima è disponibile. Ma ha necessità di fare un chiarimento legale, ovvero poiché la clausola sociale si applica al soggetto che per ultimo ha svolto quella determinata mansione, a prima vista si direbbe di doverla far cadere su Aliservice e non su Fem. Si tratta quindi, ha detto l’assessore, di capire legalmente, da parte di Ivanauri, come procedere con l’applicazione del Contratto. “La questione è un po’ più complessa – ha replicato Andrea Calò di Rifondazione – Ma condividiamo il giudizio di merito a favore del rispetto delle clausole sociali e del contratto nazionale di lavoro. C’è una struttura che subentra in una situazione abbastanza caotica. Le Istituzioni devono mantenere un loro ruolo, una loro funzionalità, per dirimere i diversi aspetti, compreso la vigilanza su una una fabbrica in cui si fanno continue violazioni. L’Amministrazione provinciale dovrebbe fare attenzione alle ditte che lavorano in appalto e ai dipendenti che sono l’ultimo anello della catena, a cui si applicano forme di deregolamentazione”.