Sittel, mesi di stipendi in ritardo: domani sciopero e presidio di protesta Slc Cgil a Firenze

CAMPI BISENZIO – “Mesi di ritardi nel pagamento di stipendi e competenze contrattuali e di mancati versamenti sui contributi della previdenza complementare”: la denuncia è della Slc Cgil Firenze ed è relativa alla situazione che da mesi sta vivendo, suo malgrado, la Sittel, azienda specializzata nelle attivazioni e riparazioni telefonia, 160 addetti in Toscana tra […]

CAMPI BISENZIO – “Mesi di ritardi nel pagamento di stipendi e competenze contrattuali e di mancati versamenti sui contributi della previdenza complementare”: la denuncia è della Slc Cgil Firenze ed è relativa alla situazione che da mesi sta vivendo, suo malgrado, la Sittel, azienda specializzata nelle attivazioni e riparazioni telefonia, 160 addetti in Toscana tra le sedi di Campi Bisenzio, San Miniato pisano e Grosseto. E i cui lavoratori domani, mercoledì 16 giugno, saranno in sciopero con un presidio Slc Cgil a Firenze davanti alla Prefettura di Firenze in via Cavour (dalle 9.30 alle 11.30) per chiedere risposte ad azienda, istituzioni e committenti.

Sittel, infatti, opera nel settore della telefonia per la posa e la manutenzione di Fibra, rame e mobile, anche sullo sviluppo del 5G; i principali committenti sono Tim e open fiber: in entrambi i casi l’azienda è strategica (cosiddetta di “prima fascia”). Sittel, insomma, lavora in un settore fondamentale, come dimostrato con l’emergenza Covid 19, per il diritto alla connessione e la didattica a distanza per tutti gli studenti. Nata intorno al 2000, come “Mazzoni Pietro”, “nel tempo – spiegano dalla Cgil – ha cambiato denominazione subendo un processo, a carico del fondatore, a seguito di illeciti e cambiando più volte nome e ragione sociale fino all’attuale denominazione nel 2016”.

Nonostante la mole di lavoro, la Sittel non riesce da anni a pagare in maniera continuativa i dipendenti, i subappalti, i fornitori e i meccanici, “creando una situazione unica nel settore delle telecomunicazioni: basti pensare che a oggi i lavoratori devono riscuotere le mensilità di novembre, dicembre 2020, il 30% di aprile e maggio 2021; non sono state pagate nemmeno le voci economiche legate al contratto precedente come l’elemento perequativo, che dovevano essere versate ad alcuni lavoratori a giugno 2020; infine, l’azienda non ha versato le quote del fondo complementare Cometa dal 2010”.

“Questa situazione determina effetti molto pesanti nei confronti della cittadinanza, che subisce le inefficienze organizzative e i rallentamenti produttivi dovuti alle carenze dette sopra. È stato aperto mesi fa un tavolo presso il Ministero del lavoro, ma al momento non si sono avuti risultati tangibili sulle questioni sollevate. La Slc Cgil intende richiamare l’attenzione sia sulle inadempienze aziendali che danneggiano lavoratori, le loro famiglie e la qualità del servizio telefonico, sia sulle inadempienze nei confronti dell’Erario e dell’Inps, visto che il mancato pagamento degli stipendi determina il mancato pagamento delle competenze correlate. Infine, abbiamo già provveduto a coinvolgere i committenti (Tim e Open Fiber) in qualità di responsabili in solido nei confronti dei lavoratori”.

“Intendiamo anche questa volta – ha detto l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Campi, Ester Artese – essere accanto ai lavoratori della Sittel per provare a sbloccare il mancato pagamento degli stipendi da parte della proprietà. Siamo in contatto con la parte sindacale e con l’aiuto già richiesto in Regione, chiederemo un tavolo al Ministero per essere ascoltati e difendere i diritti sacrosanti di questi lavoratori. Il lavoro va retribuito sempre, senza se e senza ma e un continuo pagamento a singhiozzi riteniamo sia del tutto inaccettabile”.