Sono favole, sono “per Irene” e si presentano al museo ferroviario

SIGNA – Un libro di favole presentato al museo nel giorno dell’anniversario della morte di colui che, del museo, è stato il primo presidente. Il libro è “Favole per Irene” (Sarnus, 2018), scritto da Filippo Zoi, con le illustrazioni del figlio Filippo e il cui ricavato va ad Asa (Associazione sindromi autistiche). Il museo è […]

SIGNA – Un libro di favole presentato al museo nel giorno dell’anniversario della morte di colui che, del museo, è stato il primo presidente. Il libro è “Favole per Irene” (Sarnus, 2018), scritto da Filippo Zoi, con le illustrazioni del figlio Filippo e il cui ricavato va ad Asa (Associazione sindromi autistiche). Il museo è quello dedicato all’oggettistica ferroviaria aperto dal 2010 all’interno della stazione di Signa e intitolato a Galileo Nesti, scomparso il 22 maggio dello stesso anno a ridosso proprio della sua apertura. E mercoledì 22, con inizio alle 17.30, il libro sarà presentato proprio il museo alla presenza, oltre che degli autori, di Patrizio Batistini (presidente Asa) e di Massimo Blaco, che leggerà alcuni brani. Insieme a loro anche Efisio Murgia (Rfi Spa – Direttore territoriale produzione Firenze). Una giornata studiata nei minimi particolari dall’associazione ferrovieri Galileo Nesti onlus di Signa guidata dal presidente Salvatore Leoni, che nell’occasione aprirà eccezionalmente il museo alle 16.30 per favorire la presenza di grandi e piccoli. Un bel pomeriggio, quindi, da passare alla stazione, per conoscere la storia delle Ferrovie dello Stato e in mezzo ai trenini del plastico dei Fermodellisti “Scala Enne”. Con un libro senza dubbio adatto per i bambini ma che si lascia piacevolmente leggere anche da chi è un po’ più “grandicello”. La Strega Buggerona, lo Zampacchione Giallo, la Bolla Gedeona: sono solo alcuni degli incredibili personaggi protagonisti di “Favole per Irene”. Enrico Zoi, giornalista e scrittore, ha raccolto nel volume sei storie dedicate alla figlia Irene, classe 1991. “Sono molto curiosa – racconta oggi Irene – e quando ero bambina volevo sempre sapere qualcosa di più, qualcosa di mai sentito. E il babbo era sempre pronto a inventare nuove fiabe”. Autore delle illustrazioni è il fratello di Irene, Filippo, giovane adulto rientrante nello spettro autistico dalle grandi doti artistiche. Nato nel 1996, ha già all’attivo alcune mostre personali e collettive, fra cui la recente rassegna internazionale “L’arte risveglia l’anima”. “Enrico – spiega Patrizio Batistini – riesce con maestria a far irrompere il “fantastico” nel quotidiano, creando attesa, stupore e senso di meraviglia. I disegni di Filippo, invece, si impongono e colpiscono per l’essenzialità e per la generosità dei colori. Ho fatto leggere le fiabe ai miei figli e ne sono rimasti letteralmente conquistati”.