Stadio Franchi, Mallegni e Stella (FI): “Toscana sotto scacco da un gioco politico senza precedenti”

FIRENZE – Non c’è dubbio che quello intorno allo stadio di Firenze sia un dibattito che “stuzzica” tutte le forze politiche. Un dibattito in cui oggi si è inserita Forza Italia per voce del senatore Massimo Mallegni e del presidente del gruppo Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Stella. “Da troppi mesi, ormai, – dicono […]

FIRENZE – Non c’è dubbio che quello intorno allo stadio di Firenze sia un dibattito che “stuzzica” tutte le forze politiche. Un dibattito in cui oggi si è inserita Forza Italia per voce del senatore Massimo Mallegni e del presidente del gruppo Forza Italia in Consiglio regionale, Marco Stella. “Da troppi mesi, ormai, – dicono – la Toscana è vittima di un gioco di potere senza precedenti”. “Da un lato c’è un imprenditore americano di livello, che si presenta nel nostro paese con l’entusiasmo di chi, diventato potente all’estero, ha mantenuto un amore sconfinato per le proprie origini ed è pronto quindi a donare una parte della sua fortuna per modernizzare ed arricchire il suo paese; dall’altra, un cumulo di politici e politicizzati incapaci, che non sono in grado di cogliere la grandezza del dono che gli chi capita fra le mani e – invece di supportarlo, lo ostacola solo per il gusto di riempirsi la bocca di parole e apparire davanti ai riflettori”, aggiungono i due esponenti azzurri nella nota.

“In tutto questo gioco c’è poi da considerare che ormai il Franchi è vecchio e obsoleto e non più in grado di ospitare una squadra di serie A con ambizioni europee, – continuano – c’è da dire che il presidente Commisso è pronto a spendere fino a 300 milioni di euro per regalare a Firenze una struttura moderna e di livello – proprio come le sue ambizioni – ma sulla strada trova inevitabilmente personaggi ambigui tra cui il sindaco di Firenze, Nardella, che gli ha fatto perdere più di sei mesi con la Mercafir, il presidente della Regione, Giani, che in campagna elettorale ha dichiarato l’opposto di quanto poi affermato a carica ottenuta, il soprintendente Pessina con il famoso “Franchi monumento conservato benissimo”, quando tutto sappiamo gli interventi che quello stadio necessita, e infine Franceschini, che si vocifera essere irritato da una battuta del presidente Commisso che non è riuscito a non rimanere incredulo di fronte alla politica italiana”.

“La politica di cui è rimasto sorpreso il presidente, è la politica fatta di uomini di potere e parole e non certo da imprenditori, personaggi che non si rendono conto delle leggi del business mondiale e universale e ai quali importa solo far vedere le proprie ragioni a discapito del benessere dei propri cittadini. La costruzione di uno stadio nuovo, con annessi servizi, porterebbe un’ondata di posti di lavoro e turismo che gli elettori, per lo più del partito dei suddetti signori, beneficerebbero per anni, – dicono Mallegni e Stella – invece cosa fanno costoro? Non avendo il benché minimo fiuto imprenditoriale vogliono fare gli interventi che piacciono a loro, ma con i soldi di Commisso, e hanno pure il coraggio di rimanere amareggiati quando esso, giustamente, ricorda che con le sue risorse può fare ciò che vuole. Di conseguenza, quindi, non resta che ostacolarlo e a me sembra una vera e propria follia”.

“Probabilmente, ancora una volta, è una questione etica professionale, in quanto questi signori si dimenticano troppo facilmente che il presidente è una persona che dal niente ha costruito il suo impero e che è contro ogni logica imprenditoriale investire su un qualcosa di pubblico senza averne il totale controllo e gestione. La sinistra sta nuovamente fallendo su un palcoscenico troppo importante per i suoi cittadini e per tutti gli amanti dello sport. Quello che chiediamo come esponenti di Forza Italia – concludono – è che il presidente Commisso possa procedere con la realizza-zione del nuovo impianto quanto prima e che la politica torni a fare il suo lavoro. Torni quindi a sostenere e agevolare ogni fase di questa realizzazione per il bene comune dei cittadini. Non sarebbe difficile, basterebbe volerlo fare”.