CAMPI BISENZIO – “Quella di venerdì a Firenze non vuole essere una festa, ma un’iniziativa di lotta, a ulteriore dimostrazione del fatto che finché “avremo fiato”, noi saremo sempre pronti a rilanciare”: la Rsu ex Gkn-Qf e Stefano Angelini, segretario generale Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia, hanno fatto il punto della situazione a tre anni dall’inizio dell’assemblea permanente e presentato l’iniziativa di venerdì 12 luglio in piazza Poggi. “Non abbiamo niente da festeggiare, ma solo da ricordare tutto quello che è successo in questi tre anni, che non è stato sicuramente poco. Tre anni di assemblea permanente, tre anni di lotta, dignità e orgoglio. Una nuova proprietà, Qf, e ancora niente stipendi, niente ammortizzatori, niente prospettive. Una nuova dirigenza sorda alle richieste dei lavoratori e dei tribunali e che non dà risposte, in maniera inaccettabile, costituendo anche un precedente pericoloso”. Entrando poi nei dettagli della vicenda, “c’è anche un pronunciamento del Tribunale di Firenze che conferma la sentenza emessa il 27 dicembre per attività antisindacale e che obbliga l’azienda all’attivazione della 234, sospesa questa unilateralmente dall’azienda i primi di marzo scorso, dichiarando che non ci sarebbero stati più licenziamenti collettivi. Cinque cause individuali in cui il Tribunale ha dato ragione ai ricorsi patrocinati dalla Fiom per spettanze non elargite (ma l’azienda non dà seguito alle sentenze). E adesso una nuova informativa, spedita dall’azienda pochi giorni fa, in cui si annuncia l’intenzione di voler riaprire, di nuovo, una procedura di licenziamento collettivo”.
Ma in questi tre anni, hanno aggiunto, “c’è stata anche una mobilitazione imponente dei lavoratori che ha portato a dei passi avanti: da tempo chiediamo con forza al Governo il commissariamento dell’azienda perché serve una controparte e, da quelle che possiamo definire interlocuzioni informali con il Ministero, ci risulterebbe una apertura ad andare in questa direzione. Se così fosse davvero, allora si sappia che non c’è tempo da perdere e si faccia il prima possibile, perché i lavoratori sono stremati. Sappiamo che servirebbe una deroga, in quanto il commissariamento può avvenire per legge in presenza di almeno 250 lavoratori in forza; ora in Qf sono 140 circa, ma ricordiamo che la prima volta che abbiamo chiesto l’amministrazione straordinaria la forza lavoro era sopra la soglia. In altri casi il Governo ha usato deroghe, se c’è la volontà politica la cosa è possibile. La richiesta di commissariamento, oltre che da parte nostra, arriva anche dalla Regione, che ha messo in campo impegni per dei ristori di 3.000 euro una tantum ai lavoratori e per l’iter su una legge regionale sui consorzi di sviluppo industriale. Impegni che senza un commissariamento rischierebbero di essere vanificati”.
Questo è lo stato della vertenza ad oggi: “Questi spiragli – hanno concluso – sono il frutto della mobilitazione di tre anni, dell’attività sindacale e delle sentenze sancite dal Tribunale. La mobilitazione ha visto una accelerazione da aprile a oggi con il festival della letteratura, tendate, gli scioperi della fame, la manifestazione del 18 maggio, la prossima tappa è venerdì 12 luglio, appuntamento a Firenze in piazza Poggi dalle 19.30 con parole e musica”. Il programma prevede infatti prima un talk con Valerio Mastandrea, Francesca Coin e Christian Raimo. A seguire concerto con: Mauràs, Romanticismo Periferico, Banda Bassotti, Dutch Nazari, CIMINI, Eugenio Cesaro e Sick Tamburo.
