Ucraina, Nardella e i sindaci della Metrocittà Firenze: “Vi scongiuriamo di fermarvi”. A Signa una veglia per la pace

FIRENZE – Dario Nardella e i sindaci della Città metropolitana di Firenze rivolgono un appello a fermare la tragedia che si sta consumando in queste ore in Ucraina e promuovono un presidio aperto a tutti, fissato per oggi, giovedì 24 febbraio, alle 19, in piazza Resistenza a Scandicci. Parteciperanno anche il presidente della Regione Toscana […]

FIRENZE – Dario Nardella e i sindaci della Città metropolitana di Firenze rivolgono un appello a fermare la tragedia che si sta consumando in queste ore in Ucraina e promuovono un presidio aperto a tutti, fissato per oggi, giovedì 24 febbraio, alle 19, in piazza Resistenza a Scandicci. Parteciperanno anche il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e il presidente di Anci Toscana Matteo Biffoni. Di seguito il testo dell’appello:

C’è sempre lo spazio per una trattativa se davvero lo si vuole aprire. Se si ha cuore la vita dei figli degli altri come dei propri – perché né gli uni né gli altri sono invulnerabili – si è sempre in tempo a fermarsi. La risposta non è mai nella guerra, nell’attacco armato, nell’illusione di poter dirigere i conflitti come da una cabina di regia che ci porta sullo schermo un terribile spettacolo visto dall’alto, ma senza entrare nella carne, nel cuore, nella mente delle persone. Come sindaci della Città metropolitana di Firenze ci rivolgiamo alle autorità russe perché sospendano l’invasione dell’Ucraina, un Paese che ha profonde ferite nella sua storia, e i bombardamenti. Tutti si fermino in presenza di gesti di buona volontà e ascolto.

Una grande potenza che si è sentita umiliata dall’aggressività di una parte del mondo che ha puntato ad arricchirsi anche su di lei e ancora di più dopo il 1989 e la fine dell’Unione Sovietica, rischia ora di dissipare un capitale di cultura, amicizia, rispetto che ha sempre legato l’Italia alla Russia e all’Est europeo. Per noi Russia e Ucraina sono Europa e c’è bisogno di tutti per fermare un’involuzione legata ovunque all’accaparramento del risorse e delle fonti energetiche, con disprezzo per la vita umana. Non sarà un’altra guerra a risolverla, semmai l’approfondirà. I problemi tra Russia e Ucraina e il loro rapporto con l’Occidente si è aggravato negli ultimi anni nell’insensibilità generale – bisogna riconoscerlo – ma si può tornare sui propri passi dando prospettiva a tutti. Nei nostri territori vivono più di 2330 ucraini, più di 800 russi e di 100 bielorussi. Vivono con noi, molti e molte di loro aiutano i nostri anziani, altri si sono inseriti in tante altre attività delle nostre comunità. Facciamo nostra la loro angoscia e chiediamo a tutti di non credere alla presunta forza risolutiva della guerra. Da queste nostre città, in questi giorni impegnate a dare un futuro pacifico al Mediterraneo, scongiuriamo di abbassare le armi, di non avvelenare la terra, di fare respirare i cieli, di sentire il pianto dei bambini, di salvare tutti.

A Signa, invece, l’amministrazione comunale ha organizzato una veglia per la pace che si svolgerà dalle 21 alle 23 presso la Salablu in via degli Alberti.