“Uffizi diffusi” farà tappa anche a Campi. Il direttore Schmidt ha incontrato il sindaco Fossi

CAMPI BISENZIO – Il progetto “Uffizi diffusi” farà tappa anche a Campi Bisenzio. Ieri, infatti, lunedì 12 luglio il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, ha incontrato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: l’obiettivo del progetto è rigenerare e valorizzare i territori attraverso l’arte, attingendo allo sterminato patrimonio del museo fiorentino. Nell’occasione il sindaco Fossi […]

CAMPI BISENZIO – Il progetto “Uffizi diffusi” farà tappa anche a Campi Bisenzio. Ieri, infatti, lunedì 12 luglio il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, ha incontrato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt: l’obiettivo del progetto è rigenerare e valorizzare i territori attraverso l’arte, attingendo allo sterminato patrimonio del museo fiorentino. Nell’occasione il sindaco Fossi ha voluto mostrare al direttore Schmidt la Rocca Strozzi, il castello medievale situato nel centro storico di Campi oggetto di un accurato restauro. Oltre a essere la sede del museo archeologico di Gonfienti, la Rocca potrebbe essere lo spazio ideale per ospitare iniziative e opere degli Uffizi, con enormi ricadute sul territorio in termini di attrattività turistica e sviluppo economico.

Come spiega il sindaco, “gli “Uffizi diffusi” sono un progetto meraviglioso, con implicazioni sociali, economiche e simboliche enormi: l’arte distribuita nei territori recupera tutto il suo valore civico, e ci fa sentire parte di una grande comunità metropolitana con un patrimonio storico, culturale e sociale unico e condiviso. Grazie ai capolavori degli Uffizi, il nostro centro storico compirebbe un deciso passo verso il futuro: gli “Uffizi diffusi”, il Museo Gonfienti, il recupero della Rocca Strozzi e la nuova pista ciclopedonale renderanno Campi Bisenzio un polo turistico, economico e sociale di eccezionale valore”. Anche il direttore Schmidt ha commentato positivamente la sua visita a Rocca Strozzi: “E’ un bene culturale di grande valore, ha senza dubbio le caratteristiche per poter diventare una sede degli “Uffizi diffusi”».