Una rivoluzione digitale del servizio idrico

“Negli ultimi anni – dichiara Simone Barni, Vicepresidente di Publiacqua – le nostre strutture sono state impegnate in una profonda trasformazione digitale per modificare i processi organizzativi sfruttando le opportunità aperte dalle tecnologie digitali. Una trasformazione, avviata da Publiacqua anni fa con lo sviluppo del Work Force Management (WFM), sviluppata, insieme ad altre imprese del […]

“Negli ultimi anni – dichiara Simone Barni, Vicepresidente di Publiacqua – le nostre strutture sono state impegnate in una profonda trasformazione digitale per modificare i processi organizzativi sfruttando le opportunità aperte dalle tecnologie digitali. Una trasformazione, avviata da Publiacqua anni fa con lo sviluppo del Work Force Management (WFM), sviluppata, insieme ad altre imprese del settore, per integrare i sistemi informativi aziendali, da quelli che governano le operazioni in campo, a quelli che gestiscono il personale, da quelli che garantiscono l’aggiornamento costante dei sistemi informativi territoriali (le mappe e la conoscenza delle infrastrutture gestite) a quelli che regolano il rapporto con il cittadino. L’obbiettivo che ci siamo dati è quello di sviluppare i servizi offerti, omogenizzando tra l’altro i processi dei tre principali gestori della Toscana (Publiacqua, Acque SpA e Acquedotto del Fiora) per fornire al cittadino un servizio identico su tutto il territorio servito, garantendo inoltre maggiore tempestività di intervento ed una gestione del proprio contratto in linea con le possibilità offerte dalla rivoluzione digitale”.

Alessandro Mazzei, Direttore generale Autorità Idrica Toscana, spiega: “Questo progetto è un traguardo importante perché ogni strumento di aggiornamento e semplificazione dell’organizzazione del lavoro basato su una tecnologia condivisa dà maggiori possibilità di risposte veloci nei confronti dell’utenza. E nel nostro caso si vanno a soddisfare alcuni standard di qualità che corrispondono ai criteri delle varie carte del servizio, che in Toscana sono più rigide e performanti che nel resto d’Italia. Ma questa ‘digital transformation’ è anche un ottimo punto di partenza dal mio punto di vista. Il fatto che siano tre aziende di gestione a implementare uno stesso strumento tecnologico significa che siamo già sulla strada di una maggiore unione e omogeneità del servizio su tutto il territorio toscano”.