Via Ponte all’Asse, problemi di incolumità pubblica nelle aree occupate. Ordiananza per lo sgombero

SESTO FIORENTINO – Dovranno andarsene gli occupanti abusivi e e sgombrare le aree di via Ponte all’Asse all’Osmannoro. Lo ha deciso il sindaco Gianni Gianassi con una ordinanza con tingibile e urgente che dispone l’allontanamento degli occupanti e lo sgombero delle aree entro 15 giorni. Inoltre l’ordinanza impone anche ai proprietari dell’area di impedire ulteriori […]

SESTO FIORENTINO – Dovranno andarsene gli occupanti abusivi e e sgombrare le aree di via Ponte all’Asse all’Osmannoro. Lo ha deciso il sindaco Gianni Gianassi con una ordinanza con tingibile e urgente che dispone l’allontanamento degli occupanti e lo sgombero delle aree entro 15 giorni. Inoltre l’ordinanza impone anche ai proprietari dell’area di impedire ulteriori occupazioni abusive dell’area, demolendo o rimuovendo tutte le strutture precarie erette abusivamente al suo interno.
L’ordinanza è stata firmata per problemi d’incolumità pubblica e gravi carenze dei requisiti e dei criteri generali di sicurezza secondo quanto riscontrato del dipartimento della prevenzione igiene e sanità pubblica dell’Azienda Sanitaria di Firenze.
Nell’area sono presenti una dozzina di baracche costruite con materiali di fortuna, occupate da una decina di famiglie per un totale di circa quaranta persone. Dal sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dai tecnici della Asl è emersa la presenza di infiltrazioni di acqua piovana nelle baracche, di fusti di lamiera adattati a stufa per il riscaldamento e di piccole cucine a gas. Manca una regolare fornitura di energia elettrica e l’illuminazione è realizzata con candele e altri strumenti di fortuna. Tutto il complesso è privo di fornitura di acqua potabile e di servizi igienici. Sulla base di questo la Asl ha concluso che l’accampamento non ha le caratteristiche di abitabilità e che vi sono manifesti rischi di trasmissione di malattie infettive per la mancanza di acqua potabile e di idonei sistemi di smaltimento dei liquami.
Anche la Polizia municipale aveva riscontrato nell’area occupata una situazione di degrado e più volte era intervenuta nelle settimane scorse per denunciare gli occupanti all’autorità giudiziaria per arbitraria invasione di terreni e per violazioni alla normativa edilizia.