Vilmo e Italo portano agli studenti i libri donati dalla biblioteca CiviCa (11)

CALENZANO – Ancora un’altra pagina del Diario di Assieme raccontata da Vilmo e Italo che si trovano a Dakar per l’annunale controllo della scuola realizzata dall’associazione. “Mercoledì 6 marzo. Anche stamani la prima tappa passa dalla scuola per discutere approfonditamente lo scadenziario con Christine e iniziare ad effettuare i controlli delle fatture relative alle spese. Ma […]

CALENZANO – Ancora un’altra pagina del Diario di Assieme raccontata da Vilmo e Italo che si trovano a Dakar per l’annunale controllo della scuola realizzata dall’associazione.

“Mercoledì 6 marzo. Anche stamani la prima tappa passa dalla scuola per discutere approfonditamente lo scadenziario con Christine e iniziare ad effettuare i controlli delle fatture relative alle spese. Ma controlliamo ben poco perché intorno alle 11 passa a prenderci il Prof. Diawara per portarci all’incontro con gli studenti di italiano (dipartimento lingue latine, sezione di italiano) alla facoltà di lettere dell’università di Dakar. Ci troviamo nella sede del loro “Club italien de Dakar”, alcune stanze in facoltà allestite con otto computer donati dall’Ambasciata Italiana (nuovi, e che l’anno passato non c’erano) e librerie con libri in italiano. È un luogo che gli studenti frequentano molto per continui scambi di notizie dall’Italia, fatti, cultura generale, politica, arte, sport… Anche le domande che ci fanno vertono intorno a vari argomenti, soprattutto quelli inerenti alla possibilità di trovare un lavoro. Se questa nazione riuscirà ad aprirsi al mondo, forse imprese italiane inizieranno ad investire maggiormente in Senegal e la loro conoscenza risulterà essere molto utile.
Consegniamo poi le due bustone pieni di libri donati da CiviCa, la biblioteca di Calenzano, subito sfogliati con grande interesse. Chiediamo anche se hanno bisogno di qualcosa in particolare e ci dicono che, in vista dei prossimi esami, gli occorrerebbero un paio di libri di Elio Vittorini (“Uomini e non” e “Conversazione in Sicilia”) e “La malora” di Beppe Fenoglio. Senz’altro ce li procureremo ma dovremo trovare un sistema per farglieli avere.
Riusciamo ad arrivare alla riunione con i genitori dei bambini che frequentano la nostra scuola, prevista per le 15, con un po’ di ritardo e senza aver mangiato. La sala è piena in parte ma quando finiamo ci sono ben 59 presenze. Dopo i saluti e le solite raccomandazioni sull’importanza di spronare i bimbi allo studio, gli interventi sono numerosi. Chiedono soprattutto chiarimenti su quanto continueremo a sostenere i singoli bambini e li confortiamo raccontando che abbiamo portato fino all’università ben 14 di quelli che iniziarono nel nostro progetto ormai vent’anni fa. L’importante è che non abbandonino lo studio ed evitarlo è un compito che spetta ai genitori. E poi… tanta soddisfazione! Gli interventi sono di lode per la qualità dell’insegnamento, per la professionalità delle nostre insegnanti, per la continua disponibilità del nostro pediatra e delle direttrici. E poi esprimono orgoglio per aver la possibilità di frequentarla. Una mamma dice di aver sempre sognato di mandare la sua bimba alla “Carovani” e ora quel sogno si era avverato. Un’altra mamma ha raccontato del suo bimbo che, alla sua domanda di come era andata la giornata a scuola, dice di aspettare, prende lo zainetto e gli fa vedere i quaderni. Lo racconta per dimostrarci con quanta gioia vengono qui. Credo che chiunque fosse al nostro posto, di fronte a queste madri e questi padri, vivrebbe le stesse nostre emozioni. Ringraziamo tutti e tutti ringraziano noi che, malgrado la stanchezza, ci sentiamo davvero bene!
Anche se oggi non abbiamo pranzato, non esageriamo con la cena. Riscaldiamo dei falafels vegetariani (fave, menta e coriandolo) surgelati e lo sfinimento prende il sopravvento”.

Foto di Assieme