Zambini (Pd) “La cultura a Sesto è immobile. Chi se ne occupa?”

SESTO FIORENTINO – “Chi si occupa di cultura a Sesto? Il Sindaco? Tomaso Montanari? Guardando le Tombe etrusche chiuse e il silenzio su Palazzo Pretorio è evidente che non lo fa nessuno dei due”. Le domande arrivano dal capogruppo del Pd Lorenzo Zambini che porterà in discussione al Consiglio del 12 gennaio una interrogazione su Palazzo Pretorio […]

SESTO FIORENTINO – “Chi si occupa di cultura a Sesto? Il Sindaco? Tomaso Montanari? Guardando le Tombe etrusche chiuse e il silenzio su Palazzo Pretorio è evidente che non lo fa nessuno dei due”. Le domande arrivano dal capogruppo del Pd Lorenzo Zambini che porterà in discussione al Consiglio del 12 gennaio una interrogazione su Palazzo Pretorio e una mozione sulle Tombe etrusche.
“C’è tanto da fare – prosegue Zambini – Prima di tutto costruire un Piano regolatore del sistema culturale sestese, che metta insieme beni e attività culturali, luoghi e funzioni, centro e periferia. Un sistema culturale capace di integrarsi anche oltre i confini di Sesto, invece l’amministrazione Falchi è ferma, anzi peggio: va indietro come i gamberi”.
“Nelle sue linee programmatiche, il Sindaco Falchi afferma – prosegue Zambini – ‘Il Tumulo Etrusco della Montagnola, uno dei manufatti più antichi dell’area fiorentina, dopo la ristrutturazione inspiegabilmente non è ancora aperto al godimento del grande pubblico’. Effettivamente è inspiegabile come nei mesi di amministrazione Falchi la Montagnola non sia stata aperta mezza volta. Nei pochi mesi di attività che ho svolto come assessore alla Cultura promuovemmo con forza la programmazione ‘Sesto e gli Etruschi’: tantissime iniziative, tante aperture della Montagnola, anche notturne con Le Notti dell’Archeologia, e alcune aperture straordinarie della Mula” ha continuato Zambini “era solo l’inizio di un percorso che doveva mettere a sistema il patrimonio archeologico del territorio per valorizzarlo, renderlo accessibile e fruibile, costruendo anche con gli altri Comuni vicini un itinerario archeologico”.
L’altro luogo della cultura che, secondo il Pd dovrebbe essere riaperto, è Palazzo Pretorio.
“Ricordo che nel percorso partecipativo del Comune del 2015 La cultura ti mette in Sesto, – dice Zambini – fu individuato Palazzo Pretorio come un luogo fondamentale. I sestesi suggerirono che diventasse uno spazio polifunzionale con: un auditorium, un centro espositivo, una saletta da adibire a succursale della biblioteca per l’organizzazione di corsi, per il prestito, un centro giovani, insomma tanti spunti e ottimi suggerimenti. L’amministrazione ci faccia capire come intende muoversi, perché per adesso siamo passati dalle promesse della campagna elettorale ai buon propositi per il 2017 con nel mezzo un immobilismo allarmante”.