Ztl. Partito Socialista “Ancora una volta il Comune non comunica”

SESTO FIORENTINO – “Non si conoscono le motivazioni che hanno consigliato di ridisegnare, nel tempo e nello spazio, la nuova Zona a traffico limitato”. E’ quanto sostiene la segreteria del Partito Socialista, in una nota, sulla nuova Ztl e sulla variazione di alcune strade del centro. Il Partito Socialista sia nel caso della nuova Ztl […]

SESTO FIORENTINO – “Non si conoscono le motivazioni che hanno consigliato di ridisegnare, nel tempo e nello spazio, la nuova Zona a traffico limitato”. E’ quanto sostiene la segreteria del Partito Socialista, in una nota, sulla nuova Ztl e sulla variazione di alcune strade del centro. Il Partito Socialista sia nel caso della nuova Ztl come in quello della realizzazione della moschea, dei lavori di Terna e del capolinea della tramvia, critica la scelta del comune per la mancanza di un confronto pubblico. “A più riprese abbiamo avuto modo di rilevare che il Sindaco (massimo rappresentante dell’alleanza fra la Sinistra e l’associazione Per Sesto) – scrive nella nota il Partito Socialista – nel trattare tematiche di una certa rilevanza, abbia preferito evitare la dialettica di un confronto pubblico con le associazioni, con i partiti. Eppure gli argomenti lo avrebbero richiesto, per la loro rilevanza, anche nell’interesse degli stessi amministratori” e, aggiunge la segreteria del Partito Socialista, “la volontà popolare deve essere ‘interpretata’ per essere ‘rispettata’. Per ‘interpretare’ è indispensabile raccogliere, qualche volta, il ‘popolo’ in assemblea”. Ritornando alla nuova Ztl la critica è sulla nuova perimetrazione: “Quale sia stata la fase progettuale alla base di tale decisione, non è dato sapere, – prosegue la nota – forse sono venuti meno le motivazioni, gli obiettivi che s’intendevano perseguire, con l’attivazione della Zona a traffico limitato, da parte degli amministratori, pro tempore. Per meglio dire un’analisi puntuale, circa le condizioni dell’ambiente, del traffico e del commercio, fu di aiuto, a suo tempo agli amministratori nel prendere delle decisioni in merito. Ora sappiamo che le cause della crisi del commercio del centro di Sesto non risiedono, solamente, nel traffico veicolare, vanno ricercate altrove e sono di diversa natura. Tutti noi ne siamo consapevoli. La crisi del commercio e non solo di quello del centro di Sesto, richiede ben altri interventi. Gli scambi commerciali, via web, coprono oramai il 35% del commercio, per esempio. Per tale motivo riteniamo che non sia utile ridisegnare una nuova Zona a traffico limitato; è “un pannicello caldo” che serve a poco. Perciò non sarete ricordati per chi ha risolto i problemi del centro di Sesto. L’invito è di fermarvi, evitate di destinare altre risorse in tale direzione; è preferibile disegnare piccole isole pedonali supportate da parcheggi e intervenire con le leve fiscali, a disposizione dell’ente locale”. E.A.