Area Ginori. Insieme cambiamo Sesto “vogliamo che intervenga la Regione”

SESTO FIORENTINO – “Pensavamo che la variante sull’area della Ginori sarebbe stata costruita e condivisa con tutto il consiglio comunale, continuando quella preziosa impostazione unitaria. Ci siamo trovati invece con una proposta già confezionata, presentata in Commissione due giorni prima del consiglio”. E’ quanto si legge in una nota di Insieme cambiamo Sesto, i cui consiglieri […]

SESTO FIORENTINO – “Pensavamo che la variante sull’area della Ginori sarebbe stata costruita e condivisa con tutto il consiglio comunale, continuando quella preziosa impostazione unitaria. Ci siamo trovati invece con una proposta già confezionata, presentata in Commissione due giorni prima del consiglio”. E’ quanto si legge in una nota di Insieme cambiamo Sesto, i cui consiglieri all’ultimo consiglio comunale del luglio scorso hanno votato contro la variante al regolamento urbanistico per l’area della Ginori.

“Le vicende della Ginori ci hanno visti tutti uniti nella difesa del lavoro e della permanenza dell’azienda nella nostra città – prosegue la nota – così come uniti ci ha visto la difesa e la valorizzazione del Museo Ginori, vero tesoro della cultura e potenziale riferimento per un’offerta turistica di qualità a favore di tutto il nostro territorio” e, aggiungono i consiglieri di Insieme cambiamo Sesto “il consiglio comunale ha sempre sostenuto all’unanimità gli accordi tra le parti per salvare l’azienda e per acquisire il museo, secondo il protocollo di intesa del 14 dicembre 2017”. Insieme cambiamo Sesto spiega i motivi del voto contrario. “L’unità iniziale – si legge nella nota – è stata spazzata via dalla pratica di questa Amministrazione che come avviene ormai in tutti i suoi atti, preferisce decidere nel chiuso delle stanze senza confrontarsi in maniera aperta con le forze del Consiglio e con la città. Questa scelta è ancora più grave perchè l’area della Ginori è strategica per qualsiasi idea di sviluppo di Sesto”.

“Già in sede di discussione sul nuovo Piano strutturale avevamo chiesto idee e progetti su questa zona di Sesto – prosegue Insieme cambiamo Sesto – Pensiamo che l’area della Ginori insieme a quella intorno alla stazione ferroviaria, siano nevralgiche per un rilancio della qualità della vita nel centro urbano e in tutta Sesto. Interventi di qualità in queste zone possono infatti prefigurare un nuovo sviluppo della città sul piano economico, commerciale e culturale. La massiccia collocazione di commerciale a fianco della manifattura e del museo, insieme alla previsione di nuovi insediamenti abitativi, rischia di affogare quell’area, di eliminarne il ruolo propulsivo e soprattutto di soffocare ogni possibile ripresa del commercio nel centro cittadino e in altre parti della città. E soprattutto ci chiediamo: quale idea di futuro della città tutto ciò ha dietro? Questo è il punto. Su questo vogliamo che venga aperto il confronto che non c’è stato”.

“Ci troviamo a ragionare su una variante che attorno al museo prevede di costruire da un lato una Coop di 5.000 metri quadrati e dall’altro un centro commerciale di 3.000 e altri 3.000 metri quadrati di case. Ci chiediamo dove sia l’interesse pubblico in tutto ciò, – prosegue la nota – occorre una visione più ampia, una strategia da costruire con il  coinvolgimento della Regione (contraente a tutti gli effetti del protocollo d’intesa ratificato all’unanimità dal consiglio comunale) e collocata all’interno dell’area metropolitana. Occorrerebbe il coinvolgimento dei numerosi professionisti che operano sul nostro territorio: in breve occorrerebbe una capacità di coinvolgimento del meglio della nostra città per definire linee e interventi lungimiranti capaci di riportare energia, vivacità e creatività a Sesto Fiorentino: città della porcellana dal 1737. E’ mancato finora tutto questo sforzo di cogliere il prezioso e convinto contributo di tutta la città, all’ altezza della posta in gioco e dell’importanza dell’ area interessata: 27.000 metri quadrati (un po’ più di 3 campi di calcio di livello internazionale) oggetto della variante”. 

Per Insieme cambiamo Sesto restano ancora due domande alla quali rispondere: “cosa sarà dei locali della coop del Neto dopo l’apertura del nuovo magazzino? Cosa sarà della Botteguccia e di tutti i locali ad essa vicini?” e i consiglieri di Insieme cambiamo Sesto chiedono l’intervento della Regione “perché – dicono – Sesto Fiorentino merita molto di meglio di quello che l’ attuale amministrazione è riuscita a produrre”.