Avamposti, “La vera storia di Marianna Ucrìa” al Manzoni

CALENZANO – Contraddizioni nella Sicilia del Settecento, contesti fastosi e clima cupo, una bambina promessa sposa, è “La lunga vita di Marianna Ucrìa” lo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Dacia Maraini con Raffaella Azim nei panni della protagonista, regia di Daniela Ardini, in scena ad Avamposti Teatro Festival domenica 23 settembre al Teatro Manzoni alle 21,30. Fin dalle […]

CALENZANO – Contraddizioni nella Sicilia del Settecento, contesti fastosi e clima cupo, una bambina promessa sposa, è “La lunga vita di Marianna Ucrìa” lo spettacolo, tratto dall’omonimo romanzo di Dacia Maraini con Raffaella Azim nei panni della protagonista, regia di Daniela Ardini, in scena ad Avamposti Teatro Festival domenica 23 settembre al Teatro Manzoni alle 21,30.

Fin dalle sue prime pagine il testo, vincitore nel 1990 del Premio Campiello, immerge il lettore in un tempo scandito da impiccagioni, autodafé, matrimoni d’interesse e monacazioni. Mentre in Europa trionfa il Secolo dei Lumi, a Palermo si consuma la vicenda di Marianna, della nobile famiglia degli Ucrìa.

Marianna, costretta ad andare in sposa a soli tredici anni a suo zio, investita “con rimproveri e proverbi” quando osa sottrarsi al suo ruolo di moglie, sembra all’inizio destinata alla medesima sorte. Lei è però diversa, sordomuta, ma proprio da questa menomazione trarrà la forza per elevarsi al di sopra della chiusura e della meschinità che la circonda. Nello spettacolo la protagonista Raffaella Azim è affiancata da un interprete della lingua italiana dei segni.