Calendario 2019 racconta “Calenzano nostra”

CALENZANO – Dodici mesi raccontati con immagini del territorio: è “Calenzano nostra”, il calendario 2019 presentato, ieri pomeriggio allo St.Art di via Garibaldi dal sindaco Alessio Biagioli. Quella del calendario a Calenzano è una tradizione che va avanti da 20 anni e viene realizzato senza nessun costo da parte dell’amministrazione comunale, ma con il contributo […]

CALENZANO – Dodici mesi raccontati con immagini del territorio: è “Calenzano nostra”, il calendario 2019 presentato, ieri pomeriggio allo St.Art di via Garibaldi dal sindaco Alessio Biagioli. Quella del calendario a Calenzano è una tradizione che va avanti da 20 anni e viene realizzato senza nessun costo da parte dell’amministrazione comunale, ma con il contributo degli sponsor locali.

“Quest’anno il calendario è stato dedicato alla nuova identità di Calenzano che abbiamo chiamato Calenzano nostra – ha detto il sindaco Biagioli –  raccogliendo  foto che racchiudessero l’anima del nostro territorio composto da paesaggio extraurbano e urbano. Quello che in queste pagine troviamo è un pezzettino della nostra Calenzano. E’ nostra perché vuole raccontare l’identità di questo comune che da tanti anni lavora su alcuni tratti distintivi come il rafforzamento del centro urbano, su un’identità comunale, essere conosciuti e avere una nostra caratterizzazione”. Nel calendario sono raccontati, attraverso le immagini, i parchi, gli edifici, le piazze, le frazioni. Il calendario è stato realizzato in collaborazione di alcuni fotografi locali ai quali quest’anno il Comune ha consegnato un riconoscimento.

La copertina del calendario è dedicata al Monumento alla Resistenza. Sfogliando il calendario mese dopo mese si trova, l’orologio di via dell’Oriolo a Calenzano Alto il nuovo simbolo della Calenzano storica, la Stazione “luogo di arrivo – ha detto il sindaco Biagioli – con il treno di passaggio tra passato e futuro. Stazione che è stata oggetto di riqualificazione e riacquisizione da spazio abbandonato di periferia oggi ha trovato una nuvoa vita diventando la casa delle associazioni. Con l’ambizione che la stazione un giorno sarà una porta di Calenzano con il treno metropolitano”. Mese dopo mese troviamo l’immagine di San Donato in una foto suggestiva scattata con la Luna Rossa e poi una foto inedita della cappella di Villa Peragallo, la Calvana, il “mare di Calenzano” alla Chiusa, uno scatto di Lunaria, Travalle, Settimello con uno scorcio particolare, Fosco altro simbolo di Calenzano e una foto insolita dell’Università.