Coronavirus, 10mila studenti universitari fuori sede non riescono più a pagare l’affitto

FIRENZE – Sono circa 10mila gli studenti, la metà del totale, fuori sede che in questa situazione, a Firenze, non riescono a pagare l’affitto. Queste sono le stime fatte da Udu Firenze/Sinistra Universitaria. Molti studenti sono ritornati a casa dai genitori (soprattutto quando ancora era possibile), la maggioranza di loro sono restati, con il peso delle […]

FIRENZE – Sono circa 10mila gli studenti, la metà del totale, fuori sede che in questa situazione, a Firenze, non riescono a pagare l’affitto. Queste sono le stime fatte da Udu Firenze/Sinistra Universitaria. Molti studenti sono ritornati a casa dai genitori (soprattutto quando ancora era possibile), la maggioranza di loro sono restati, con il peso delle grandi difficoltà che hanno loro stessi nel rimediare qualche lavoretto e i genitori nel contribuire a pagare l’affitto. Il rischio, non potendo mantenere l’impegno di pagare il canone di locazione, è di essere costretti a lasciare la casa e magari anche l’università.

Nelle ultime 3 settimane, 174 ragazzi d di questi si sono rivolti agli uffici del Sunia per capire se fosse possibile avere un aiuto o avere la possibilità di sospendere il pagamento del canone di locazione, almeno fino alla fine della crisi legata al lavoro. Di questi 174, 93 ragazzi hanno riferito che i genitori avrebbero preannunciato che le difficoltà economiche, legate alla sospensione del lavoro, non permettevano di continuare a pagare l’affitto; 81 ragazzi hanno spiegato che non potevano più arrotondare con ‘lavoretti’ (di questi 81, 46 lavoravano nella ristorazione, 15 nell’accoglienza turistica, il resto varie cose).

“La prima cosa che ci viene in mente per risolvere questo problema è un appello ai proprietari di casa – dice Laura Grandi, segretaria del Sunia di Firenze – per una riduzione dei canoni di locazione per questi 3⁄4 mesi. Con una semplice scrittura privata, da registrare all’Agenzia Entrate, possiamo prevedere un abbassamento dell’affitto e ritornare, dopo i mesi d’emergenza, alla situazione normale. Posso capire che si tratti di un sacrificio chiesto ai locatori ma, in un momento di grande tensione come questo e di grande solidarietà, può tornare utile a tutte e due le parti. E per questa soluzione il Sunia è disponibile a dare tutte le informazioni del caso”.

“Altra soluzione – prosegue Grandi – può essere quella di dare un contributo all’affitto agli studenti universitari, per sostenere il canone di locazione, in misura del 50%, al fine di impedire davvero che i ragazzi siano costretti a dare la disdetta del contratto e tornare a casa. Un contributo che può venire direttamente dal governo o dalla Regione, per coloro che hanno contratti d’affitto regolari e abbiano comprovate difficoltà economiche da parte della famiglia di origine nel continuare a versare mensilmente il canone di locazione”.

“Tutti i nodi stanno venendo al pettine – dice Gabriele Minelli di Udu Firenze/Sinistra Universitaria -. Abbiamo più volte denunciato una situazione critica in cui i costi abitativi e le situazioni non regolari impedivano di fatto l’accesso al diritto allo studio, operando una distinzione fra chi poteva permetterselo e chi no. Studiare a Firenze non deve essere un lusso e le istituzioni non possono più ignorare la nostra voce. In aggiunta all’efficace strumento della ricontrattazione, servono interventi mirati da parte di governo e Regione: innanzitutto, chiediamo che quest’ultima istituisca un fondo per le situazioni critiche rivolto agli studenti fuori sede”. Il rischio che si profila è che solo per i figli di famiglie benestanti sarà possibile studiare a Firenze, e questo Sunia e Udu Firenze/Sinistra Universitaria vogliono evitarlo.