Decreto Ristori, le valutazioni di Anva Confesercenti Firenze: “Ancora una volta ignorato il nostro settore”

FIRENZE – Le misure annunciate dal presidente Conte e poi approvate, per venire incontro alle esigenze delle categorie economiche più colpite dall’ultimo Dpcm, con il decreto chiamato appunto “Decreto Ristori”, prevedono una serie di misure economiche sia come contributo a fondo perduto che come credito di imposta, ma niente o quasi per il settore ambulante. “Purtroppo […]

FIRENZE – Le misure annunciate dal presidente Conte e poi approvate, per venire incontro alle esigenze delle categorie economiche più colpite dall’ultimo Dpcm, con il decreto chiamato appunto “Decreto Ristori”, prevedono una serie di misure economiche sia come contributo a fondo perduto che come credito di imposta, ma niente o quasi per il settore ambulante. “Purtroppo dobbiamo constatare – commenta Luca Taddeini, presidente Anva Confesercenti Firenze – che ancora una volta il settore del commercio su area pubblica è stato ignorato. Gli ambulanti dei raggruppamenti turistici del centro storico di Firenze e quelli che partecipano a quelle manifestazioni in occasione di particolari ricorrenze, eventi o festività, i cosiddetti “fieristi”, sono gli imprenditori su area pubblica più penalizzati di tutti. Infatti i primi, pur essendo aperti, sono direttamente legati al settore turistico, ed hanno iniziato a veder azzerato il proprio fatturato fin dall’inizio di febbraio, e la prospettiva di una vera e propria ripartenza è ancora incerta e legata alla ripresa dei flussi turistici (italiani ed internazionali) su Firenze. I “fieristi” hanno visto annullate dai Comuni o per decreto tutte le iniziative ed eventi dove operano e sono praticamente chiusi da inizio anno”. “Dopo le recenti iniziative di sensibilizzazione e protesta, chiediamo ai livelli di governo sia regionale che nazionale, che hanno sempre dimostrato la disponibilità nel cercare soluzioni, di stanziare immediatamente dei contributi a fondo perduto  che consentano a queste imprese di mantenersi in piedi. Come Anva Confesercenti – conclude Taddeini – abbiamo già manifestato al governo nazionale la necessità che intervenga per rimediare a questa mancanza nel “Decreto Ristori”, da parte nostra non ci fermeremo, continueremo a dar voce alle imprese del nostro territorio in maniera corretta e costruttiva”.