Dodici anziani al pronto soccorso del San Giovanni di Dio trattati per disidratazione. E il caldo non demorde…

FIRENZE – Si cominciano a far sentire gli effetti del caldo di questi giorni sugli accessi al pronto soccorso. L’effetto delle ondate di calore, infatti, è relativamente immediato, con una latenza di 3 giorni. E questa mattina all’ospedale San Giovanni di Dio su 20 pazienti in attesa di un posto letto, 12 sono anziani con […]

FIRENZE – Si cominciano a far sentire gli effetti del caldo di questi giorni sugli accessi al pronto soccorso. L’effetto delle ondate di calore, infatti, è relativamente immediato, con una latenza di 3 giorni. E questa mattina all’ospedale San Giovanni di Dio su 20 pazienti in attesa di un posto letto, 12 sono anziani con i tipici sintomi della disidratazione, debolezza generale, innalzamento della temperatura corporea, diminuzione della diuresi. I pazienti sono arrivati al pronto soccorso di Torregalli intorno alle 16 di ieri e sono stati subito trattati.
Il caso più grave è stato quello di una paziente anziana con febbre e una concentrazione di sodio nel sangue di 173 mEq/L (millimoli di sodio per litro di sangue) contro i valori normali (sodiemia normale) di 140 mEq/L. Per questa paziente è iniziata già con l’entrata in DEA la correzione dei valori della sodiemia con l’integrazione di soluzione fisiologica. In questi casi la soluzione fisiologica deve essere introdotta in maniera graduale in modo da correggere il valore della sodiemia di 10-12 mEq/L entro le 24 ore. I 12 pazienti attualmente sono stabili dal punto di vista emodinamico, non hanno febbre, si stanno alimentando autonomamente e i valori della sodiemia si stanno lentamente normalizzando. Necessitano comunque di ricovero per una stretta monitorizzazione idroelettrolitica. Il San Giovanni di Dio questa mattina è tra gli ospedali fiorentini dell’Azienda, quello che intorno alle 9 registrava il numero più alto di accessi (32 tra pazienti in attesa, in visita e in osservazione breve) contro i 16 al Santa Maria Annunziata, i 14 al Santa Maria Nuova, i 19 al Serristori, i 9 all’ospedale del Mugello. Dai dati della Protezione Civile, la situazione di allerta è destinata a permane anche nei prossimi giorni almeno fino a mercoledì 3 luglio con una temperatura massima percepita oggi di 37 gradi, domani e mercoledì di 36.