Ex Aiazzone, i profughi “si riattaccano” l’energia elettrica

SESTO FIORENTINO – I tecnici dell’Enel all’opera, gli agenti di polizia in assetto da guerriglia, i profughi che protestano perchè viene “staccata” l’energia elettrica e iniziano a tirare sassi contro le forze dell’ordine. Non c’è dubbio che la vicenda degli oltre duecento profughi somali (da oltre un anno abusivamente all’interno dell’immobile che in passato ospitava […]

SESTO FIORENTINO – I tecnici dell’Enel all’opera, gli agenti di polizia in assetto da guerriglia, i profughi che protestano perchè viene “staccata” l’energia elettrica e iniziano a tirare sassi contro le forze dell’ordine. Non c’è dubbio che la vicenda degli oltre duecento profughi somali (da oltre un anno abusivamente all’interno dell’immobile che in passato ospitava il mobilificio Aiazzone) che nei giorni scorsi ha tenuto in scacco la zona dell’Osmannoro, continua a tenere banco. L’intervento dei tecnici dell’Enel risale infatti a martedì mattina e da allora è stato un susseguirsi di eventi e di proteste, compresa quella davanti al Comune di Sesto. E’ di questa mattina la notizia (come testimonia la foto pubblicata qui sotto) che i profughi, grazie all’intervento di uno di loro esperto nel settore, hanno riattivato l’energia elettrica in modo “autonomo”. Polizia e tecnici Enel sono tornati per monitorare la situazione che al momento sarebbe in una fase di stallo. Si attendono sviluppi.