Farmaci salvavita nelle scuole, incontro della Regione con la Sds nord ovest

FIRENZE – Un passo avanti sul progetto di somministrazione dei famaci salvavita agli studenti durante le attività scolastiche è avvenuto durante un incontro in Regione Toscana, il 24 dicembre, alla presenza del sindaco di Scandicci Sandro Fallani, dell’assessore all’Istruzione Emmanuele Bobbio, Rosa De Pasquale per l’Ufficio scolastico regionale e ai rappresentanti di assessorato regionale alla […]

FIRENZE – Un passo avanti sul progetto di somministrazione dei famaci salvavita agli studenti durante le attività scolastiche è avvenuto durante un incontro in Regione Toscana, il 24 dicembre, alla presenza del sindaco di Scandicci Sandro Fallani, dell’assessore all’Istruzione Emmanuele Bobbio, Rosa De Pasquale per l’Ufficio scolastico regionale e ai rappresentanti di assessorato regionale alla Salute, Asl e Società della Salute Nord Ovest.
“Va innanzitutto ricordato – sottolinea Emmanuele Bobbio – che per ogni studente bisognoso di farmaci salvavita sono già garantite le massime condizioni di sicurezza nelle situazioni ordinarie: ciò grazie a protocolli che garantiscono le modalità di somministrazione per ogni singolo caso. Nelle situazioni di emergenza, invece, esiste un vuoto legislativo ed è per questo che si terrà una nuova riunione, in Regione, lunedì 7 gennaio in modo da definire con tutti i soggetti interessati, compresi i dirigenti scolastici, la situazione di ciascun caso”.
Il 13 gennaio la Regione Toscana parteciperà a un tavolo istituzionale, a Roma, organizzato dal Ministero dell’Istruzione.

“Confermiamo che per la somministrazione dei farmaci salvavita in situazioni di normalità le procedure sono ben definite: in ogni caso – dice il sindaco Fallani – stiamo andando verso una soluzione anche per le procedure d’emergenza. Pur in assenza di una precisa legislazione, c’è un orientamento che va verso l’attribuzione della responsabilità ultima ai dirigenti scolastici. Occorre delineare in modo definitivo le procedure di supporto da parte del 118 e degli altri soggetti sanitari, oltre al ruolo del personale scolastico, ma grazie all’impegno assoluto insieme a Regione, Asl, Sds e scuole, con tre incontri nelle ultime due settimane, la soluzione è vicina”.