Fois “promuove” la Pubblica Assistenza e rilancia la sfida

Uno sguardo al presente, un altro al futuro. Con la consapevolezza che in questi tre anni (tanto dura il mandato) è stato fatto un lavoro importante. E tanto altro ce ne sarebbe da fare. Ha le idee chiare Sandro Fois, presidente della Pubblica Assistenza di Signa, che si appresta a concludere il suo triennio alla […]

Uno sguardo al presente, un altro al futuro. Con la consapevolezza che in questi tre anni (tanto dura il mandato) è stato fatto un lavoro importante. E tanto altro ce ne sarebbe da fare. Ha le idee chiare Sandro Fois, presidente della Pubblica Assistenza di Signa, che si appresta a concludere il suo triennio alla guida dell’associazione. Le elezioni per il rinnovo del consiglio, infatti, sono in programma a maggio e, in attesa delle urne, è arrivato il momento propizio per tracciare un bilancio dell’attività svolta fino ad oggi.

Allora presidente, che triennio è stato?

“Sono stati tre anni pieni di impegni ma altrettanto ricchi di soddisfazioni.  Dal precedente consiglio abbiamo ereditato la conclusione dei lavori del Polo oncologico in via Di Vittorio che è stato completato e “attrezzato”. E per chi, come il sottoscritto, fa tutt’altro nella vita (Fois è geometra, n.d.r.), è stata sicuramente “un’impresa”, soprattutto per il significativo livello di qualità che siamo riusciti a raggiungere”.

Quindi il bilancio è positivo?

“L’associazione è cresciuta in termini di automezzi e di volontari. Fra l’altro proprio in questi giorni stiamo lavorando all’allestimento di un nuovo fuoristrada per la Protezione civile che dovrebbe essere inaugurato a giugno durante la festa del volontariato. Una cosa però ci tengo a dirla: sono volontario da trent’anni  e non avrei mai accettato questo incarico se non credevo nella Pubblica Assistenza. L’associazione tuttavia deve essere anche “qualcos’altro”: deve essere un gruppo che ha al centro della propria attività il volontario. Purtroppo, e lo dico con rammarico, in altri ambiti non la pensano così e le direttive che per esempio arrivano da Roma tendono a sottovalutare quello che in realtà è un autentico patrimonio. La nostra comunque, e in questo caso lo dico con orgoglio,  è una delle associazioni più importanti sul territorio, lo dicono anche i numeri con diciotto automezzi, 150 volontari attivi e circa 350.000 chilometri percorsi nell’ultimo anno”.

Ci sono i presupposti perché questo impegno continui anche nel prossimo triennio?

“Quello che l’associazione mi ha dato è motivo di grande soddisfazione perché questo impegno possa proseguire. Tutto ciò grazie anche ai “nuovi rapporti” instaurati con i vari enti pubblici e amministrazioni. Certo tutto è migliorabile…”.

C’è un episodio in particolare che in questi tre anni  le è rimasto particolarmente impresso?

“Senza dubbio la volontà ritrovata da parte di tutti i ragazzi che fanno parte dell’associazione. Ascoltandoli e soddisfando le loro esigenze abbiamo ottenuto tanto e senza di loro non potremmo fare niente. Non a caso, come ho già detto in precedenza, ci troviamo di fronte a un’associazione che sviluppa il proprio impegno a 360 gradi e questo è possibile anche perché tanti progetti nascono proprio dal cuore dei volontari”.