Gandola (FI) “Il Teatro Dante non potrà avere a breve il doppio nome”

CAMPI BISENZIO – Non potrà avere il nome teatro Dante Carlo Monni: è quanto sostiene il capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola che, aggiunge, non a breve. “Dopo le proteste avanzate da centinaia di campigiani che da sempre sono affezionati al Teatro Dante tanto da chiamarlo comunemente in gergo I’Dante – dice Gandola – il […]

CAMPI BISENZIO – Non potrà avere il nome teatro Dante Carlo Monni: è quanto sostiene il capogruppo di Forza Italia Paolo Gandola che, aggiunge, non a breve. “Dopo le proteste avanzate da centinaia di campigiani che da sempre sono affezionati al Teatro Dante tanto da chiamarlo comunemente in gergo I’Dante – dice Gandola – il sindaco di Campi a dicembre, cambiando orientamento rispetto alla sua prima proposta che prevedeva il cambio completo del nome, ha annunciato   che il Teatro Dante avrebbe mutato nome in Teatrodante Carlo Monni e che avrebbe proceduto all’inaugurazione dello stesso entro marzo. Malcapitatamente, quanto affermato dal sindaco non potrà verificarsi, per lo meno nei tempi da lui promessi, e noi di Forza Italia ne siamo profondamente lieti”.
Il cambio del nome, o meglio l’aggiunta di un secondo nome al teatro cittadino, secondo Forza Italia non è possibile, dice in una nota perché in assenza “di un regolamento comunale sulla toponomastica – si legge nella nota – occorre fare riferimento alla legge n. 1188 del 23 giugno 1927 che, in 6 semplicissimi e chiari articoli detta la normativa”.
Forza Italia spiega che in base alla normativa “Nessun monumento, lapide o altro ricordo permanente – dice – può essere dedicato in luogo pubblico o aperto al pubblico, a persone che non siano decedute da almeno dieci anni”. Questo, si legge nella nota, non porterà presto al doppio nome al teatro.
“Appare evidente come a marzo il sindaco – dice Gandola – non potrà procedere ad alcun cambio di nome e a questo punto dovrebbe porgere le proprie scuse alla città e alla famiglia di Carlo Monni per l’illusione che ha generato.   Forza Italia, in tal modo e ancora una volta, ha aperto gli occhi al sindaco Fossi e nei prossimi giorni porterà, con una interrogazione in Consiglio, alla conoscenza dell’Amministrazione la normativa vigente. Il Sindaco Fossi intende in ogni caso richiedere la deroga alla legge? Ad oggi presso gli uffici della Prefettura di Firenze non è pervenuta alcuna richiesta né tantomeno alcuna documentazione. In ogni caso, qualora si volesse procedere in tal senso, tempi e modalità sarebbero assai lunghi dovendo ottenere ben tre nulla osta. Ciononostante, siamo sicuri che otterrà la deroga? Risulta difficile che le Belle Arti e la Commissione prefettizia acconsentano alla cancellazione di parte della storia della nostra città”.