I laser della El.En. per ripulire la targa in memoria dei partigiani

CALENZANO – I laser della El.En sono utilizzati per ripulire la targa in memoria dei partigiani a Grosseto. Le operazioni sono iniziate oggi martedì 28 luglio e riporteranno allo stato originario la targa commemorativa in memoria dei 6 partigiani caduti per mano dei tedeschi. Attraverso una tecnologia innovativa, infatti, il laser è in grado di […]

CALENZANO – I laser della El.En sono utilizzati per ripulire la targa in memoria dei partigiani a Grosseto. Le operazioni sono iniziate oggi martedì 28 luglio e riporteranno allo stato originario la targa commemorativa in memoria dei 6 partigiani caduti per mano dei tedeschi. Attraverso una tecnologia innovativa, infatti, il laser è in grado di eliminare i segni dell’atto vandalico.

El.En. non è nuova ad azioni nel settore dell’arte e del decoro del patrimonio urbano. In più di 25 anni ha contribuito a riportare a nuova vita patrimoni universali che, in assenza di interventi, sarebbero andati irrimediabilmente perduti. Sono più di 35 i siti Unesco dove hanno operato i laser di El.En., e migliaia le opere nel mondo che hanno subito un “lifting” anti aging. La società opera anche nella rimozione di graffiti, spesso fornendo gratuitamente le proprie apparecchiature.

“Stavo guidando, tornando al lavoro, dal mare, alle 6:30 del mattino di lunedì 20 luglio, quando al giornale radio ho appreso la notizia dello scempio compiuto sulla targa in memoria dei partigiani, a Grosseto. – Paolo Salvadeo, Direttore Generale del Gruppo El.En – Premetto che sono assolutamente apolitico, ma mi fa rabbia ogni volta che atti imbecilli, e compiuti da imbecilli, cerchino di cancellare, simbolicamente, un pezzo della nostra storia. In più, mio nonno paterno, Luigi Salvadeo, era nella Commissione Economica del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI), con Merzagora, Di Fenizio, Ferrari, Boffito e Saraceno. Non ho avuto la fortuna di conoscere il nonno, ma mi è sembrata una bella cosa rendere omaggio anche a lui, offrendomi di ripulire, con i nostri laser, la targa partigiana annerita dal fuoco. Ho allora subito cercato di contattare il Sindaco di Grosseto, per mettermi a disposizione. I nostri laser hanno recuperato decine di siti Unesco, nel mondo, oltre a migliaia di altri capolavori. Una versione per le superfici esterne, denominata Infinito, è stata studiata per ottimizzare velocità ed efficacia di pulitura, ed è questa quella utilizzata a Grosseto”.

L’operazione nasce in seguito a quanto successo a Porta Vecchia, nel centro storico di Grosseto, lungo le mura medicee, dove ignoti hanno dato fuoco alla corona di alloro posta sotto la targa che, conseguentemente, si è annerita per le fiamme. L’episodio ricordato dal monumento è del 15 giugno 1944 quando una colonna tedesca in ritirata verso nord ingaggiò scontri a fuoco coi partigiani che già controllavano la città.