Il Comitato pro terremotati per l’Emilia ha raccolto 27.500 euro

CALENZANO – Sono 27.500 euro i fondi raccolti dalle associazioni calenzanesi del Comitato per i terremotati emiliani. I soldi raccolti sono stati versati sul conto corrente del Comune di San Possidonio, in provincia di Modena e serviranno per la realizzazione del giardino della scuola. La somma è stata raggiunta con una quarantina di iniziative, tra […]

CALENZANO – Sono 27.500 euro i fondi raccolti dalle associazioni calenzanesi del Comitato per i terremotati emiliani. I soldi raccolti sono stati versati sul conto corrente del Comune di San Possidonio, in provincia di Modena e serviranno per la realizzazione del giardino della scuola. La somma è stata raggiunta con una quarantina di iniziative, tra cene, incontri e la vendita delle forme di parmigiano danneggiate dal sisma. A queste si sono aggiunte alcune donazioni private, versamenti di altre associazioni dei comuni limitrofi e destinazioni dirette dei Comuni di Calenzano e Campi Bisenzio.
Il ricavato è stato devoluto al Comune di San Possidonio, perché lì era stato installato il campo della Regione Toscana, dove hanno lavorato anche i volontari di Calenzano e c’era quindi già un rapporto con i cittadini e con il Comune. D’accordo con la Giunta emiliana, i soldi saranno destinati ai giardini della scuola materna.
“Voglio innanzitutto ringraziare tutti coloro che hanno contribuito – dice l’assessore Monica Squilloni – Dal Comune di San Possidonio ci hanno detto che il nostro è stato il versamento più alto tra quelli ricevuti dalle amministrazioni pubbliche. Un risultato di cui andare orgogliosi, soprattutto in un momento in cui la situazione economica degli enti locali e dei cittadini non è certo rosea. Abbiamo dimostrato che la solidarietà è più forte”.
La scelta del Comune, si legge in una nota, è andata fin dall’inizio al sostegno di progetti legati ai giovani e alla scuola.
“Mentre si continuavano a raccogliere le donazioni – ha spiegato l’assessore Squilloni – la situazione in Emilia si è stabilizzata e alcuni dei progetti scelti da noi sono stati finanziati da altri enti pubblici o da soggetti privati. Abbiamo quindi individuato alcuni progetti alternativi, tra i quali il più significativo ci è sembrato proprio quello del verde scolastico. Ora i bambini sono in una struttura provvisoria, che ha permesso di riprendere le attività educative subito dopo il sisma, ma presto si sposteranno nella nuova scuola. Dotarla di un giardino in cui svolgere le attività all’aperto è un segnale che va nel senso del ritorno alla normalità”.