Il Comitato Salviamo il parcheggio, non si ferma e ad ogni incontro fa il “pienone”

SESTO FIORENTINO – Pienone anche ieri sera al circolo Acli di Quinto Basso per l’assemblea del Comitato Salviamo il parcheggio di viale XX Settembre. Al centro dell’incontro la posizione del Comitato nei confronti dell’amministrazione comunale che ha previsto nell’area di sosta pubblica di viale XX Settembre la costruzione di un condominio. La protesta contro questa […]

SESTO FIORENTINO – Pienone anche ieri sera al circolo Acli di Quinto Basso per l’assemblea del Comitato Salviamo il parcheggio di viale XX Settembre. Al centro dell’incontro la posizione del Comitato nei confronti dell’amministrazione comunale che ha previsto nell’area di sosta pubblica di viale XX Settembre la costruzione di un condominio. La protesta contro questa decisione da parte del Comitato è iniziata alcuni mesi fa e non si ferma, infatti, ieri sera è stata annunciata una nuova assemblea pubblica nel corso della quale sarà presentata la nuova petizione e alcune proposte alternative.
Per il Comitato “la variante trasforma il piano di recupero in un piano di lottizzazione con la rinuncia dell’amministrazione comunale a guidare e governare direttamente le fasi progettuali dell’intervento. Il contenuto della variante si colloca al di fuori di qualsiasi disegno urbanistico che abbia quale propria finalità quella di migliorare l’ambiente urbano esistente, continua a praticare un insensato consumo di suolo, aumenta il carico urbanistico e aggrava la già grande difficoltà di reperire aree di uso pubblico”.
assemblea doccia 1Il Comitato pone una domanda al Comune “è impensabile chiedere al privato costruttore di costruire meno?”. “Limitare l’incremento della superficie residenziale edificabile è una necessità manifestata da tutti – sottolinea in una nota il Comitato – la variante adottata aumenta di 1/3 la superficie residenziale rispetto a quella inizialmente prevista, senza dare alcuna risposta al disagio degli abitanti del nuovo insediamento, ma aumentandone le difficoltà presenti e future. Anche la realizzazione del polo culturale sovracomunale per come ipotizzata suscita molti interrogativi, innanzitutto per il frazionamento della villa che ne pregiudicata l’unità organica e funzionale”.
Per il Comitato “si può e si deve tornare indietro anche perché molti esponenti dell’amministrazione comunale, con cui il comitato ha avviato una serie di consultazione, dubitano sempre più dell’utilità dell’operazione.
l’incontro è giudicato dai promotori del comitati molto utile anche per le idee e sollecitazioni che sono emerse”.