La ceramica, la scuola, la Costituzione: “cronaca” di un laboratorio che unisce storia e manualità

SIGNA – La ceramica per conoscere le proprie radici ma anche per riscoprire la manualità come strumento didattico. Questo, in estrema sintesi, il significato del progetto che, da quattro anni, la scuola secondaria di primo grado Alessandro Paoli porta avanti e sviluppa e che ha come tema “Argilla, colori e fantasia”, un tema che quest’anno […]

SIGNA – La ceramica per conoscere le proprie radici ma anche per riscoprire la manualità come strumento didattico. Questo, in estrema sintesi, il significato del progetto che, da quattro anni, la scuola secondaria di primo grado Alessandro Paoli porta avanti e sviluppa e che ha come tema “Argilla, colori e fantasia”, un tema che quest’anno ha coinvolto tutte le classi prime. L’idea, infatti, nasce grazie alla sinergia fra Istituto Comprensivo e Pro Loco, da un’intuizione dell’ex presidente Laura Mannori, e Fondazione Alimondo Ciampi, che da anni promuove l’arte e il supporto ai giovani scultori. “Proprio dalla Fondazione – spiegano dalla Pro Loco – anche quest’anno è arrivato un finanziamento di rilievo che ha permesso di realizzare il laboratorio, seguito e curato dall’esperta ceramista Carlotta Fantozzi e dalle docenti di Arte e Immagine Tiziana Faccendi e Michela Fabianelli“.

Quest’anno, fra l’altro, il progetto riguardava la legge fondamentale del nostro Stato, La Costituzione Italiana. In particolare, le classi hanno realizzato, su tavole di ceramica, i primi dodici articoli della nostra Costituzione. Ed è stato un lavoro molto stimolante, perché è stata la prima volta che i ragazzi hanno affrontato questo tema e hanno appreso il significato di ogni articolo. “Questo dimostra – continuano dalla Pro Loco – quanto sia fondamentale far conoscere, anche ai ragazzi più giovani, i fondamenti della Costituzione del nostro paese e le regole che lo riguardano”.

Su altre tavole inoltre, i ragazzi si sono cimentati nel rappresentare il tema relativo a “Forme dell’acqua”, all’interno dell’Unità Didattica di Apprendimento, che prevedeva di approfondire il tema dell’acqua come risorsa sotto vari aspetti, sia scientifico che artistico, nell’ambito di tutte le materie. Da questa esperienza, i ragazzi hanno imparato non solo a conoscere l’antica arte ceramica, ma anche sviluppare le proprie capacità artistico-operative, a maturare la propria autostima e a favorire l’integrazione e i rapporti tra loro, senza barriere di nessun tipo o genere. La ceramica a Signa ha radici molto antiche: importante è la storia dei nostri ceramisti che furono conosciuti in tutto il mondo, in particolare per le opere della Manifattura di Signa.

“Questo laboratorio – concludono dalla Pro Loco – è un’opportunità per le nuove generazioni di portare avanti e coltivare i saperi di un tempo, facendo così emergere le capacità manuali, che a volte oggi non vengono considerate per la tendenza a privilegiare l’apprendimento solo teorico. Tramite questi laboratori, i giovani trovano nuovi stimoli, si sentono più coinvolti e motivati, immagazzinando così nuove conoscenze che possono risultare utili nel loro futuro anche lavorativo”.