La salma di Carlo Monni esposta al Teatro di Rifredi

CAMPI BISENZIO – Gente comune, amici, colleghi e poi amministratori, in tanti hanno scelto di lasciare sul social network Facebook un saluto a Carlo Monni, morto ieri in ospedale. Da tempo era malato, ma l’attore campigiano ha continuato fino alla fine a portare avanti i progetti teatrali. Tra gli ultimi spettacoli “La briscola in cinque” […]

CAMPI BISENZIO – Gente comune, amici, colleghi e poi amministratori, in tanti hanno scelto di lasciare sul social network Facebook un saluto a Carlo Monni, morto ieri in ospedale. Da tempo era malato, ma l’attore campigiano ha continuato fino alla fine a portare avanti i progetti teatrali. Tra gli ultimi spettacoli “La briscola in cinque” tratto dal romanzo di Marco Malvaldi.
Da questo pomeriggio la salma di Carlo Monni è esposta al Teatro di Rifredi a Firenze dove domani, martedì 21 maggio, si terrà la commemorazione.
Il Teatro di Rifredi era diventato per Carlo Monni la sua seconda casa. Così lo ricordano gli amici del Teatro. “Il nostro caro amico Carlo Monni se ne è andato domenica sera. Era un artista unico ed inimitabile. Prima ancora di essere capace di dar vita  a tanti indimenticabili personaggi, era lui stesso uno straordinario  personaggio. Ha recitato, cenato con gli amici e camminato alle Cascine  fino al giorno prima di entrare in ospedale. Questa era la sua vita. Era  solare, generoso come pochi ma poco incline ai compromessi. Era un uomo  libero, senza pregiudizi né morali né artistici. Cercava sempre la  verità sia sulla scena che nei rapporti con le persone. Nel lavoro  voleva divertirsi e divertire la gente, ma era anche un uomo colto ed un  amante della poesia e della musica. Da quasi quindici anni il Teatro di  Rifredi era diventato la sua casa. Tutto iniziò con una scommessa di  Angelo Savelli che lo volle a fianco della grande attrice ronconiana  Marisa Fabbri in una innovativa edizione di “Gallina vecchia” che riscosse un enorme successo. Il felice sodalizio con Savelli proseguì poi  con “S’io fossi foco” e “Nel mezzo del cammin”, dove Carlo poté esprimere tutto il suo amore per Dante e per gli antichi poeti toscani  un po’ ribelli e licenziosi come lui, recitando a fianco di Massimo Grigò e Andrea Bruno Savelli che diventeranno per lui più che dei  colleghi dei veri e propri complici e sodali. Ed è con Andrea Bruno Savelli che continuerà a calcare il palcoscenico di Rifredi prima con i  divertenti “Decameron” e “Cecco toccami” e poi con due impegnativi  spettacoli a cui si sentiva profondamente legato: lo shakespeariano  “Falstaff” e il brunelleschiano “La beffa del grasso legniaiuolo”. La sua  ultima apparizione pubblica è stata, sempre a Rifredi e sempre sotto la  direzione di Andrea Bruno Savelli, nella lettura scenica “La briscola in cinque” che nella prossima stagione teatrale sarebbe dovuta diventare un vero e proprio spettacolo. In tutti questi anni Carlo Monni ha recitato  in tantissimi spettacoli mattutini per le scuole. Carlo amava i giovani ed era amatissimo dai giovani che lo prendevano d’assalto alla fine delle rappresentazioni. Per tutto il mese di marzo è stato addirittura lui stesso ad andare direttamente dentro le scuole a recitare un divertente blitz teatrale sull’evasione fiscale. Chissà in quante pagine di facebook, in quanti diari scolastici, in quante camerette di adolescenti campeggiano le foto di Carlo Monni sorridente, avvinghiato a grappoli di giovani entusiasti e fieri di essere lì dentro quell’inquadratura con il loro idolo. Ora che Carlo ci ha lasciato nella  pienezza delle sue forze, della sua veloce falcata, del suo volto assolato, del suo potente sorriso e dei suoi occhi profondi, capiamo che a lui è spettata la giovinezza degli eroi”.