La Toscana nelle Terre di presepi: il Covid non ferma la tradizione. E anche Signa recita la sua parte

FIRENZE – L’emergenza Covid-19 non ferma la tradizione. E la stella cometa, infatti, guida anche quest’anno, in Toscana, alla scoperta del vero volto della natività nelle rappresentazioni presepiali. Terre di Presepi, la rete più lunga d’Italia che ha il suo fulcro nei paesi e nelle cittadine della regione, viste le limitazioni legate alla pandemia, insieme […]

FIRENZE – L’emergenza Covid-19 non ferma la tradizione. E la stella cometa, infatti, guida anche quest’anno, in Toscana, alla scoperta del vero volto della natività nelle rappresentazioni presepiali. Terre di Presepi, la rete più lunga d’Italia che ha il suo fulcro nei paesi e nelle cittadine della regione, viste le limitazioni legate alla pandemia, insieme all’Associazione Nazionale Città del Presepe, ha promosso e sviluppato l’attività anche sul web, promuovendo un manifesto nazionale nel quale si invita a “fare il presepe” e a partecipare a un contest aperto a tutta la penisola, attuando la lettera apostolica di Papa Francesco Admirabile Signum. Per partecipare bisogna inviare la foto del presepe a terredipresepi@gmail.com.

A patrocinare l’iniziativa e tutte le rappresentazioni che sono state realizzate in presenza, la Regione Toscana, la Federazione Italiana Settimanali Cattolici, la Mostra 100 Presepi in Vaticano allestita dal Pontificio Consiglio per la promozione della Nuova Evangelizzazione, Coldiretti, Symbola, GreenAccord, Unione Cattolica Artisti Italiani, diocesi e parrocchie. Ma in tanti luoghi, malgrado le difficoltà, non si è voluto mancare, seppur in forma ridotta, di allestire il presepe nella consueta modalità. Cerreto Guidi, Castelfiorentino, Casciana Terme, Marti, Pescaglia, Migliana,  Palaia, Pescia, Pieve Fosciana Signa, solo per citare alcuni paesi, hanno pensato di esporre le natività preparate dalle famiglie lungo le strade. Presepi all’aperto e distanziati, per non creare assembramenti.

Un presepe in presenza è allestito anche nel palazzo del Pegaso, nell’anticamera dell’aula del Consiglio regionale. “Abbiamo voluto mettere assieme, di fianco l’uno all’altro, l’abete donato da Coldiretti e addobbato con ii simboli di Volterra candidata a Capitale della Cultura Italiana 2022, e il presepe fatto con la tecnica dell’uncinetto che ci hanno gentilmente prestato Gessica Mancini e le Dame dell’Uncinetto di Cerreto grazie all’Associazione Terre di Presepi, – spiega il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo – lo abbiamo fatto perché, anche simbolicamente, sia chiaro il nostro messaggio politico: fare del Consiglio regionale la casa di tutti i toscani e quindi delle loro organizzazioni economiche, delle loro istituzioni territoriali e delle loro associazioni.  La Toscana ha un patrimonio di partecipazione civica fra i più alti d’Europa che si traduce in centinaia di organizzazioni e migliaia di persone che nei vari territori lavorano per il benessere economico, sociale e culturale dei toscani. Valorizzare a pieno questa ricchezza profonda e diffusa è uno dei compiti principali che ci siamo dati come Consiglio Regionale. E lo tanto più in questo momento in cui, a causa della pandemia, anche la coesione sociale viene messa a rischio dalla crescenti difficoltà economiche”. E per valorizzare al meglio questa tradizione, Mazzeo ha annunciato che sarà realizzata una pubblicazione che raccolga le immagini e le storie dei presepi allestiti in Toscana.

 A San Miniato, a Signa, la tradizione del presepe artistico è stata mantenuta e la rappresentazione è visitabile durante le feste, mentre a San Giovanni Valdarno la mostra internazionale “Natale nel Mondo” diventa itinerante nella piazza antistante il santuario con le rappresentazioni inserite in un percorso tra le vetrine. Per alcuni grandi presepi i lavori sono terminati last minute: iniziati nei mesi scorsi, si sono interrotti più volte a causa delle limitazioni dei decreti. E San Romano, Gricignano a Sansepolcro, San Miniato a Signa, Pontedera, così come i presepi all’interno delle chiese sono aperti e visitabili. Per tutti è in vigore un apposito protocollo sanitario da seguire per i visitatori affinché tutto si svolga in assoluta sicurezza.

“Una gradita sorpresa è la partecipazione di Terre di Presepi alla mostra 100 presepi in Vaticano con due rappresentazioni, – spiega il coordinatore Fabrizio Mandorlini. – la capannuccia toscana preparata dai presepisti della parrocchia di Roffia e il presepe sul foglio della macchina da scrivere realizzato da Elena Verdiani di Castelfiorentino sono esposti sotto il porticato del Bernini in piazza San Pietro fino a domenica 10 gennaio 2021”.

“L’appuntamento natalizio con Terre di presepi non poteva mancare neanche in questo anno così complicato – dice Enrico Sostegni, presidente della Commissione sanità del Consiglio regionale – e mi auguro anzi che sia un segno di speranza per il futuro prossimo. Ho molto a cuore l’attività di Terre di presepi, che in poco tempo è diventata una vera rete nazionale, e sono convinto che questa vetrina possa rappresentare una straordinaria occasione anche per la promozione turistica dei nostri territori nei mesi invernali. Nei giorni scorsi ho presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere che la Regione sostenga le attività dell’Associazione nazionale Città dei Presepi, anche valutando la possibilità di aderire alla stessa, per promuovere i valori di pace, solidarietà, dialogo tra popoli, culture e religioni, oltre che il patrimonio culturale dei tanti comuni e borghi che ne fanno parte”.