Niccolai: “Testamento biologico e unioni civili, un passo avanti e uno indietro”

SIGNA – “Un passo avanti e uno indietro”. E’ questa la riflessione che fa Romina Niccolai (capo gruppo di A sinistra per Signa, Sel e Rifondazione Comunista) dopo il consiglio comunale di ieri sera. Un consiglio comunale acceso e che sul tema del cosiddetto testamento biologico ha provocato un dibattito che, come anticipato sempre ieri […]

SIGNA – “Un passo avanti e uno indietro”. E’ questa la riflessione che fa Romina Niccolai (capo gruppo di A sinistra per Signa, Sel e Rifondazione Comunista) dopo il consiglio comunale di ieri sera. Un consiglio comunale acceso e che sul tema del cosiddetto testamento biologico ha provocato un dibattito che, come anticipato sempre ieri da Piananotizie, è destinato a prolungarsi anche nelle prossime settimane.  “Se da una parte, infatti, la collaborazione tra la nostra coalizione e il Pd ha portato al voto favorevole sulla mozione del Pd per la definizone del registro dei testamenti biologici – ha aggiunto la Niccolai – con un nostro emendamento e solo dopo aver deciso di comune accordo di ritirare la prima mozione presentata sul tema, ovvero la nostra, da un’altra parte ci siamo stupiti dell’atteggiamento di chiusura sull’estensione dei diritti civili alle coppie signesi”. E ancora: “Dopo aver presentato per primi la mozione al consiglio comunale sul testamento biologico, si è resa possibile una convergenza con il Pd per la definizione di un testo comune, dopo aver preso atto che anche loro avevanopresentato una mozione affine. Pertanto i due grupppi insieme hanno stabilito che entro tre mesi sarà la giunta a definire un regolamento e ad approvare la delibera per l’istituzione del Registro del testamento biologico e a indicare l’ufficio competente per la raccolta delle dichiarazioni”. La Niccolai, invece, esprime “sconcerto per la posizione del Pd sulla mozione per l’istituzione del registro delle unioni civili”: “La nostra mozione chiedeva di estendere agli iscritti a tale registro, i benefici concessi dall’amministrazione comunale alle coppie coniugate, per quanto compatibili. Chiedevamo quindi di estendere i diritti di alcune persone, senza per questo diminuire la sfera dei diritti di altri. L’iscrizione nell’elenco poteva essere chiesta da due persone non legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela, ma da vincoli affettivi, coabitanti da almeno un anno ed aventi residenza nel comune di Signa e due persone coabitanti da almeno un anno per motivi di reciproca assistenza morale e/o materiale ed aventi residenza nel comune di Signa”. “Pensavamo – conclude la Niccolai – che il Pd dialogasse sul tema dei diritti; invece il voto contrario su tali tematiche, considerato anche che in altri Comuni limitrofi a guida Pd esiste dovunque tale registro, è il segno di un’arretratezza politica-culturale di tale partito sul tema dell’estensione dei diritti”. Insomma il botta e risposta tra le due forze politiche non si ferma e chissà che, dopo le schermaglie di queste settimane, la discussione non sia destinata ad animarsi ancora di più in futuro.