Nuova linea della tramvia, Rossi: “Esempio di riformismo paziente, leale, lungimirante”

FIRENZE – “La tramvia è un esempio di riformismo paziente, leale, lungimirante”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia inaugurale della linea 2 del sistema tramviario di Firenze, Santa Maria Novella-Peretola. Presenti all’inaugurazione, oltre al sindaco di Firenze Dario Nardella […]

FIRENZE – “La tramvia è un esempio di riformismo paziente, leale, lungimirante”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della cerimonia inaugurale della linea 2 del sistema tramviario di Firenze, Santa Maria Novella-Peretola. Presenti all’inaugurazione, oltre al sindaco di Firenze Dario Nardella e al ministro Danilo Toninelli, anche la commissaria europea Corinna CreCrețu, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli e gli altri sindaci dei Comuni interessati dall’infrastruttura e dalle sue future estensioni: Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio e Bagno a Ripoli, Sandro Fallani, Lorenzo Falchi, Emiliano Fossi e Francesco Casini. Presente anche il sindaco di Calenzano, Alessio Biagioli. “Una Toscana più forte e competitiva è sicuramente un bene per l’intera nazione – ha detto Rossi – e la tramvia mostra come sia possibile conciliare sviluppo e sostenibilità, crescita territoriale e collaborazione istituzionale. Dialogare e cooperare a tutti i livelli istituzionale è necessario se vogliamo progettare un cambiamento, che non può nascere solo da rifiuti o dalla settorialità”. “La Toscana – ha proseguito Rossi – ha contribuito fortemente alla realizzazione di quest’opera e contribuirà altrettanto fortemente all’estensione del sistema tramviario, per trasformare quella che doveva esser una rete di trasporto urbana in una rete metropolitana, che collegherà non solo i Comuni della cintura fiorentina ma anche l’aeroporto e la stazione, creando un vero sistema intermodale”. “Con la tramvia – ha concluso – abbiamo visto la rinascita di interi quartieri. Ci siamo avvicinati ai sistemi di trasporto delle grandi realtà europee. E questo senza penalizzare l’ambiente, al contrario con la previsione di un forte abbattimento della CO2 e un parco di 7.000 ettari che si va costituendo nella Piana. Questa infrastruttura ci nostra chiaramente l’importanza del dibattito sui fondi europei, dato che senza fondi europei non avrebbe mai potuto essere realizzata”. La Regione ha destinato finora alla realizzazione della tramvia fiorentina 70 milioni di euro (di cui 50 milioni nell’ambito del programma comunitario Por Creo Fesr 2007-2013 e 20 milioni di contributi regionali) su un costo complessivo di oltre 600 mln di euro. Cifre che cresceranno in vista delle estensioni delle linee tramviarie per cui sono già previsti allo stato attuale 80 milioni del Por-Fesr 2014-2020 e circa 5 milioni di risorse regionali per le progettazioni.

P.F.N.