Opere prioritarie per la Toscana, secondo Legambiente c’è anche la tramvia fino a Campi

FIRENZE – Tra le opere prioritarie da realizzare per la Toscana, secondo Legambiente c’è anche il completamento del sistema tranviario fiorentino. A livello nazionale nel dossier di Legambiente sono 170 le opere pubbliche individuate per fare aprire i cantieri e rilanciare investimenti e occupazione. L’associazione ha realizzato un elenco certosino, suddiviso per Regione e per tipologia di […]

FIRENZE – Tra le opere prioritarie da realizzare per la Toscana, secondo Legambiente c’è anche il completamento del sistema tranviario fiorentino. A livello nazionale nel dossier di Legambiente sono 170 le opere pubbliche individuate per fare aprire i cantieri e rilanciare investimenti e occupazione. L’associazione ha realizzato un elenco certosino, suddiviso per Regione e per tipologia di intervento – messa in sicurezza, bonifica, trasporti, infrastrutture – di opere grandi, medie o piccole che consentirebbero agli italiani di vivere meglio. I criteri adoperati per la loro selezione sono quelli dell’utilità per i cittadini e i territori, del miglioramento della sicurezza sismica, idrogeologica e sanitaria, dell’innovazione nel sistema della mobilità, di un minore consumo delle risorse naturali e di materia, della transizione energetica. “Vista la crisi climatica e i limiti di bilancio è necessario scegliere le priorità, e cambiare metodo, perché finora si è agito sugli effetti senza prendere di petto le cause. Gli interventi che mettiamo in evidenza sono coerenti con la lotta ai cambiamenti climatici – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – farebbero aumentare la qualità della vita, recuperare ritardi nelle infrastrutture, produrre un salto di qualità nell’economia: interventi che danno concretezza agli ingenti investimenti che si prevedono a livello nazionale ed europeo per il Green New Deal. Alla luce del piano presentato dalla Commissione europea con lo stanziamento di mille miliardi di euro per le politiche ambientali e climatiche, una parte importante di queste risorse deve finanziare il Green New Deal italiano, dando priorità a queste 170 opere”.

Le 6 emergenze regionali per la Toscana, messe nero su bianco da Legambiente, vanno dal potenziamento della linea ferroviaria Pontremolese alla messa in sicurezza del Corridoio Tirrenico, passando per il completamento della rete tramviaria nell’area metropolitana fiorentina.  “Un Green New Deal necessario anche per la nostra splendida regione – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – alla quale dobbiamo garantire un riequilibrio tra aree periferiche e piana metropolitana. Da questo punto di vista, rievocare la suggestione del potenziamento ferroviario della tratta costiera e concepire il Parco Nazionale del Magra come necessaria infrastruttura verde al servizio dello sviluppo locale in Lunigiana, significa per noi “curare” da vicino il tema delle aree interne. Senza pregiudizi, ma anzi affrontando con coraggio i nodi irrisolti da tanti anni”.

In particolare per quanto riguarda la tramvia, nel dossier si legge che per la linea T4 “si dovrà attendere almeno fino al 2020 e si prevedono ulteriori 3 anni di lavori. Questa sfrutterà il sedime ferroviario già esistente tra la Stazione Leopolda e Campi Bisenzio, lungo l’Arno. I costi per la realizzazione dell’opera si aggireranno sui 500 mln di euro, di cui 320 provenienti dal pubblico e i restanti dai privati tramite project financing. Al momento esiste solo il progetto preliminare e la disponibilità economica di soli 166 mln di euro per la prima tratta (linea 4.1), confermata dal Cipe proprio agli inizi di aprile scorso, che permetterà di iniziare i lavori per collegare la stazione Leopolda con Le Piagge. Manca la tratta 4.2 per completare l’opera fino a Campo Bisenzio, utile a sopperire la mancanza del treno-tram della Piana. Occorre appellarsi a Stato e Regione affinché passino senza ulteriore indugio alla progettazione definitiva dell’intera linea necessaria per reperire i fondi europei”.