Parrini (Pd): “Bisogna ripartire dalla Toscana, significativi i dati di Sesto e Calenzano”

SESTO FIORENTINO/CALENZANO – “A livello nazionale la sconfitta è chiara, netta e come tutte le sconfitte contiene una lezione sulla quale rifletteremo con calma, approfonditamente, con umiltà e con responsabilità come sempre quando si deve meditare sul voto di milioni di italiani. Non si può che ripartire dai 13 milioni di sì”. “Così come penso […]

SESTO FIORENTINO/CALENZANO – “A livello nazionale la sconfitta è chiara, netta e come tutte le sconfitte contiene una lezione sulla quale rifletteremo con calma, approfonditamente, con umiltà e con responsabilità come sempre quando si deve meditare sul voto di milioni di italiani. Non si può che ripartire dai 13 milioni di sì”. “Così come penso che non si possa prescindere dal risultato toscano che, in un quadro difficilissimo, ha visto una netta affermazione del sì, dimostrando che la maggioranza dei toscani è per le riforme”. Parole, queste, del segretario regionale del Partito Democratico, Dario Parrini, che ha commentato i dati del referendum. “Il risultato toscano non ha eguali in Italia – aggiunge – è una cosa che non cambia il significato generale del voto, ma certamente si pone come un punto di riferimento ed è la base per continuare a costruire una buona politica e per cercare di far capire la bontà delle nostre ragioni”. “In Toscana – dice Parrini – abbiamo vinto, però non è bastato. Questo evidentemente deve essere patrimonio dei nostri pensieri come il fatto che siamo riusciti a prevalere. Gli 1,1
milioni di voti sono una base molto solida da cui iniziare un nuovo tratto di cammino. Non è che una tappa, abbiamo tanto da lavorare nelle istituzioni, sul territorio e abbiamo tanto da dare a questa regione e all’Italia”. Peraltro, ben “sei province su 12 in Italia in cui è prevalso il sì sono toscane”. Da sottolineare per Parrini i risultati ad Arezzo e Siena: “Non era scontata la vittoria del sì in questi territori segnati dalle vicende di Banca Etruria e di Mps. Inoltre, su Sesto Fiorentino ho atteso con una certa trepidazione il dato ed è molto chiaro, come è molto chiaro quello di Calenzano. Ci sono due conferme, Firenze come città capoluogo dove si è avuto il più alto risultato del sì e la federazione di Empoli come il più alto dato a livello nazionale”.