Pasqua a tavola, Confesercenti: “Stabile il consumo di carne, bene anche il pesce”

SESTO FIORENTINO – Stabile, nelle macellerie della città e dell’hinterland, l’acquisto di carne, in lieve diminuzione (-10/15%) quella di agnello, fatto però, quest’ultimo, abbastanza fisiologico se si pensa che nel 2017 la Pasqua è arrivata molto tardi e con condizioni meteo più estive che primaverili. Molto bene invece la vendita di colombe e uova artigianali […]

SESTO FIORENTINO – Stabile, nelle macellerie della città e dell’hinterland, l’acquisto di carne, in lieve diminuzione (-10/15%) quella di agnello, fatto però, quest’ultimo, abbastanza fisiologico se si pensa che nel 2017 la Pasqua è arrivata molto tardi e con condizioni meteo più estive che primaverili. Molto bene invece la vendita di colombe e uova artigianali e di pasticceria, con un deciso ritorno ai prodotti di qualità e di prezzo. A pochi giorni dalla Pasqua, è questo il bilancio di Confesercenti che giudica positivo “anche il trend di vendita per le pescherie, con consueta preferenza per il pesce toscano e una particolare predilezione per pesce in forno, crostacei, pesce spada, sogliole e antipasto di mare che sembra aver definitivamente sopravanzato il primo piatto nelle preferenze culinarie dei fiorentini”. Per Daniele Guerrini, presidente Fiesa Firenze, “in un mondo in cui tutto sta cambiando rapidamente, non potevano certo restare immutate le abitudini alimentari dei nostri concittadini, ma, almeno in due periodi dell’anno, Natale e Pasqua, prevale la tradizione e risulta ancora di grande gradimento l’offerta che giunge dal tessuto economico della piccola impresa food”. “Ecco perché – conclude Guerrini – in questi periodi dell’anno risulta particolarmente premiata la capacità di saper proporre al cliente prodotti (anche già preparati) di qualità, del territorio e che appartengano alla tradizione gastronomica fiorentina”.