Pusher in fuga investe gli agenti con lo scooter: arrestato

CAMPI BISENZIO – Pomeriggio movimentato, quello di ieri, a Campi Bisenzio. Nei pressi del fiume Bisenzio, infatti, un pusher, un marocchino di 26 anni, sulle cui tracce erano gli agenti in borgese del Commissariato di Polizia di Rifredi, ha tentato di fuggire in scooter investendo gli agenti. Successivamente, però, l’uomo è stato arrestato con l’accusa […]

CAMPI BISENZIO – Pomeriggio movimentato, quello di ieri, a Campi Bisenzio. Nei pressi del fiume Bisenzio, infatti, un pusher, un marocchino di 26 anni, sulle cui tracce erano gli agenti in borgese del Commissariato di Polizia di Rifredi, ha tentato di fuggire in scooter investendo gli agenti. Successivamente, però, l’uomo è stato arrestato con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Ma andiamo con ordine. Il pusher, già noto alle forze dell’ordine, era stato notato dagli agenti mentre scendeva, più volte, sul greto del fiume e si sono ulteriormente insospettiti quando lo hanno visto “armeggiare” intorno ai cespugli. I poliziotti hanno così deciso di seguirlo fino a uno scooter – risultato poi rubato – parcheggiato in via Ombrone. E non appena è salito in sella, si sono qualificati mostrando i distintivi. A questo punto l’uomo, ormai scoperto, ha tentato di investire gli agenti che, nonostante la caduta, sono riusciti ad afferrare e bloccarlo finendo tutti a terra. Il marocchino ha continuato a spingere e scalciare contro gli agenti ma alla fine è stato definitivamente bloccato e ammanettato. In seguito alla colluttazione, un agente ha urtato il cavalletto dello scooter e ha riportato alcune contusioni a una gamba, guaribili in pochi giorni. Al momento dell’arrestato, l’uomo aveva in tasca 3 banconote false da 20 euro e 6 dosi di cocaina; poco dopo le unità cinofile della Polizia di Stato hanno scovato nei cespugli, sotto il greto del fiume, altre 16 dosi della stessa sostanza stupefacente, oltre a poco meno di due etti di hashish, avvolti dentro un calzino nero. Il pusher dovrà rispondere inoltre della ricettazione del ciclomotore sul quale è stato fermato e del reato di introduzione in Italia di monete false.